venerdì 31 marzo 2006

 "Vedrai! se tu spedisci quella lettera (di lavoro)  vedrai cosa non ti faranno patire!  fatti furba, ma non pensi anche ai tuoi figli?"


A QUEL PUNTO HO IMBUCATO LA LETTERA ( ...e Dio ne abbia cura )



 

martedì 28 marzo 2006

 IL BIVIO


 


Di qua una relazione con un uomo serio, di là un gioco senza futuro. "Dimmi, Mirella, è onesto?" mi chiede ogni volta che conosco un uomo  la mia amica Zeynep, curda. Come calca, sorridendo seriamente,sul quella parola "o-ne-sto"! Io le assicuro sempre di sì, ma in quel preciso momento so se quella è la verità o se  è sottile paura della solitudine. So, sempre in quel preciso momento, se tornare allo stesso bivio è già compreso nel biglietto del viaggio.


Sapete, mi ha fatto riflettere l'immagine della bellissima Sharon Stone, 46 anni, single. Non crediamo al "single per scelta", vero???


Io , come regalo di Pasqua, mi faccio un voto (a me lo faccio, chissà se vale...): mai più da quella parte, butto il biglietto di quel viaggio, piuttosto. Là non ci sono né brave né cattive persone, là c'è la vaga sensazione di valere poco.


Posto o non posto? eppure mi dispiace  cancellare, lascio un po' di giorni?


P.S l'immagine: solo perchè mi è piaciuta ;)

lunedì 27 marzo 2006

Strano, eppure vi assicuro non siete nel blog di carnesalli, ma proprio qui, da me : per una volta post nel  tuo stile, caro Roberto


8 marzo 2006 mons. Tommaso Valentinetti, Presidente di Pax Christi


LETTERA APERTA all'On. SANDRO BONDI - Forza Italia


Camera dei Deputati


Palazzo Montecitorio


00186  R O M A


 


Onorevole Bondi,


abbiamo ricevuto l'opuscolo "I frutti e l'albero, cinque anni di governo Berlusconi letti alla luce della dottrina sociale della Chiesa"  che, riteniamo, sia stato inviato a tutte le parrocchie e le comunità religiose in Italia. E' giunto anche alla nostra Casa per la Pace in Firenze. Non possiamo nascondere lo stupore o meglio, la nostra indignazione, non perchè lei ci ha inviato pubblicità elettorale, cosa legittima e che molti fanno, ma per aver avuto l'ardire di affermare che molti provvedimenti dell'attuale Governo sono in "forte consonanza con la dottrina sociale della Chiesa".


Si potrebbe e si dovrebbe discutere a lungo delle scelte di questo Governo ben più disinvolte di quelle indicate nell'opuscolo come fedeli alla Dottrina Sociale della Chiesa ..  E facciamo solo alcuni esempi:


·        le leggi ad personam,


·        il mancato provvedimento per i detenuti (nonostante le 26 interruzioni con applausi durante l'intervento di Giovanni Paolo II in Parlamento che chiedeva un atto in quella direzione),


·        impoverimento di molte persone,


·        legge Bossi-Fini (più repressiva che altro: dalla relazione della Corte dei conti per l'anno 2004, le spese per "misure di sostegno" risultano pari a 29.078.933 euro contro i 115.467.102 euro per quelle di contrasto, fra cui rientrano i costi per i cosiddetti CPT - Centri di permanenza temporanea),


·        il mancato sostegno alla cooperazione internazionale (siamo l'ultimo tra i Paesi donatori Ocse, con lo 0,15% del PIL per il 2005),


·        la riduzione drastica del Fondo per lo Sminamento Umanitario,


·        l'incremento inarrestabile delle spese militari (una spesa pari a 478 dollari pro-capite annui, a fronte di appena 545 euro per stato sociale, contro i 1.558 di media UE),


·        il sostegno alla guerra in Iraq motivata con continue menzogne,


·        il tentativo di modificare la legge 185 e di impedire il controllo parlamentare del commercio delle armi,


·        il mancato finanziamento e sostegno ai giovani in Servizio Civile (malgrado la Corte Costituzionale abbia stabilito che sia il servizio civile che quello militare concorrono alla difesa della Patria, al primo si assegnano 224 milioni di euro, ed al secondo 19.021 milioni di euro, più 1.200 milioni di euro per le missioni militari e vari fondi fuori bilancio della difesa per nuovi sistemi d'arma),


·        la mancata cancellazione del debito dei paesi poveri (a cinque anni dalla storica assunzione di responsabilità nell'anno del Giubileo, inoltre, l'Italia può "vantare" di non avere nemmeno rispettato gli obblighi derivanti dalla legge 209/2000, che prevedeva una cancellazione di 6 miliardi di euro, mentre ad oggi ne sono stati cancellati solo 2,5 miliardi) 


·        e molte altre cose tra cui, cosa non secondaria, il coinvolgimento di autorevoli personaggi nella tristemente nota Loggia massonica P2.


     Ma non è solo di questo che ora vorremmo parlare. Ci indigna l'arroganza, la mancanza di pudore, la presunzione nel presentarsi come interpreti fedeli del magistero, della Dottrina Sociale della Chiesa e delle radici cristiane; l'uso strumentale dei riferimenti religiosi per il proprio potere; il tentativo di blandire gli interlocutori con sdolcinati riferimenti al magistero della Chiesa.


    E' un'offesa alla serietà della politica. E' un'offesa alla Dottrina sociale della Chiesa. E, se permette, è un'offesa anche alla intelligenza degli elettori, e quindi anche nostra.


    Se vuole far campagna elettorale non utilizzi a proprio uso e consumo i riferimenti religiosi, cosa che purtroppo capita spesso a qualche autorevole esponente del suo gruppo politico.
In conclusione le proponiamo un testo che può aiutare tutti nella riflessione e nella conversione. Essendo stato scritto nel V secolo dopo Cristo, è al di sopra di ogni sospetto:
" Noi non abbiamo più un imperatore anticristiano che ci perseguita, ma dobbiamo lottare contro un persecutore ancora più insidioso, un nemico che lusinga..., non ci flagella la schiena ma ci accarezza il ventre; non ci confisca i beni (dandoci così la vita), ma ci arricchisce per darci la morte; non ci spinge verso la libertà mettendoci in carcere, ma verso la schiavitù invitandoci e onorandoci nel palazzo; non ci colpisce il corpo, ma prende possesso del cuore; non ci taglia la testa con la spada, ma ci uccide l'anima con il denaro".  


(Ilario di Poitiers, V sec. d. C.)


Pax Christi Italia


Via Quintole per le Rose, 131


50029 Tavarnuzze (Fi)


info@paxchristi.it


 


Ho voluto riportare qui la lettera del vescovo Tommaso Valentinetti anche per una ragione affettiva. Avevo avuto il piacere id intervistarlo tre anni fa, qualche giorno dopo il funerale dei bambini rimasti uccisi sotto le macerie della scuola a San Giuliano di Puglia: lui era stato il sacerdote (si può dire così, di un Vescovo?non sono pratica...) della cerimonia, e mi resteranno impresse le sue parole a lungo , e non soltanto quelle pronunciate durante il rito, ma anche quelle rilasciate a me  nell'intervista. Mi aveva colpito la sua capacità di entrare in contatto con la profondità della sua anima, e solo partendo da lì trovare le parole da comunicare. (Detto da una come me, che se ne guarda bene dall'andare a messa ad ogni suono di campana,  solo perché amo  la comunicazione che rispecchi la verità sentita molto più del senso estetico o etico delle parole) 

giovedì 23 marzo 2006

 (Castiglioncello - naturalmente - un luogo d'amore dove fa bene tornare)


Un amico  (come è fragile per me oggi  questa parola) nel suo blog ha scritto:


"Conservare illusioni,desideri, speranze: è tutta qui la vita."


Un passaggio al blog di colfavoredellenebbie, dove si parla (e si commenta!) di tastiere.


Un clic sull'immagine, e appariranno altre immagini: una di questa è veramente la mia finestra sul mare.


 

mercoledì 22 marzo 2006

Con la presente l'autorizzo ad infliggermi una multa disciplinare severissima semmai io osassi  ancora una sola volta  visitare il blog del signor XXX ( che fu in altri tempi un blog amico)  dove trovo regolarmente commenti (non suoi, ma cambia qualcosa, dal momento che lui sa?) scritti al solo scopo di farmi del male. Non mi chieda perchè questo amico abbia permesso una simile nefandezza, lo chieda a lui.

lunedì 20 marzo 2006

Ogni volta che sento di qualcuno che si innamora  io, come dire? Credo che il mondo non sia ancora del tutto corrotto.


Tutto il bene possibile al tuo nuovo amore cara amica innamorata.


 

domenica 19 marzo 2006


Ho provato a parlarne due giorni fa ma ...mi sono un po' persa.  Volevo solo dire che mi pare ci sia (finalmente ) una crisi del virtuale. Come lo so? segnali sparsi, fra i blog, parlando con blogger.


Il fantastico virtuale è in crisi: poi ognuno ha il proprio tempo e il proprio modo per accorgersene, ma intanto lo studioso Jean Baudrillard (Il patto di lucidità e l'intelligenza del male, ed scienza e idee) parla della morte dello spettatore.Siccome io sono meno catastrofica di costui, sostituisco la sua sentenza con il "bisogno di tornare spettatori".


Cito - ancora una volta- sperando di cogliere stavolta un po' meglio il nucleo del pensiero di questo filosofo e sociologo, che a sua volta riprende in parte il pensiero di Mc Luhan. 


"contrariamente a quanto accade con il cinema e il teatro, (e io aggiungo: e con la televisione, n.d.r) lo schermo del computer induce una sorta di immersione, di interazione tattile proprio come la scienza si infiltra nel genoma, nel codice genetico per trasformare il corpo stesso. Ma se salta la separazione stretta fra la scena (dove la realtà  è rappresentata) e  lo spettatore, ora che tutto concorre ad abolire questa separazione e si è costantemente immersi nell spettacolo, è la fine di un'illusione. In effetti, tutto ciò che abbiamo con tanta fatica voluto separare, sessuare, trascendere, sublimare, trasformare attraverso la distanza, oggi tentiamo con ogni mezzo di confonderlo. "


Insomma a questo studioso non piace mica tanto che si giochi troppo sul serio con il virtuale. Lui suggerisce una posizione ironica e ben distaccata rispetto al virtuale, molto più che una partecipazione contrattuale, da attori.


C'entra tutto questo con la crisi di molti blog, che in queste settimane chiudono, o si mettono in quarantena, o vengono saccheggiati della loro limpidezza per mano del male?   (il male esiste , perchè mai non dovrebbe infiltrarsi anche nei blog?) Mah.....? Io ho provato ad andare a leggere il blog di Fiorile, ma mi appare una schermata di splinder, con le parole "la vita è altrove".

venerdì 17 marzo 2006

TEMPO DI CRISI


Già la parola stessa  è un fastidio: "CRISI" Stridente come il gesso che si impenna  sulla lavagna.  


Tornare indietro è sempre un danno,  ciò  che ha cambiato quella felicità (chiamiamolo tranquillo equilibrio apparente) presto si ripresenterebbe.


Le crisi sono occasioni per pensare ad un  cambiamento radicale urgente (in linguaggio informatico forse si direbbe: per interveire sul disco rigido, e non perdere tempo in correzioni alle periferiche). I cambiamenti arrivano per gradi, quansi impercettibilmente.Ma qui mi interessano  le eccezioni, quando la "grande acqua" va attraversata subito, senza esitazione. O così, o la crisi si ristallizza e si diventa vittime. Ricacciare indietro la crisi, fermarla? mah...a me quest'operazione non riesce mai. Meno male: e perchè mai dovrei rinunciare al lavoro duro che mi attende, visto che è questo il prezzo di una felicità di vivere sempre migliorabile?


Quando la crisi è da condividere (sia che si tratti di  un amore, o di  un'amicizia) , bisogna lavorare in due  sul proprio  disco rigido. Se l'uno si perde nelle periferiche non c'è possibiità d'uscirne,  se non fingendo , finché dura,  che nulla di serio sia realmente  accaduto, che la crisi non sia una crisi ma uno smarrimento momentaneo. Quando mai uno smarrimento è momentaneo, eh?


Questo è un tempo di crisi, se guardiamo bene lo è per così tanti di noi che vien voglia di credere che sia una crisi sociale che attraversa un "noi", più che una somma di individui.  Noi come società . Âl di qua delle crisi politiche e delle crisi economiche e delle globalizzazioni e dell'impoverimento degli uni e dell'arricchimento degli altri, e al di qua anche della confusione dei dei media che non offrono più alcuna apparenza di credibilità, al di qua di tutto: questo è un vero momento di crisi.


Finalmente possiamo occuparci di noi.  I grandi interpreti della psicanalisi e della socioanalisi i fa sono rimasti nel loro tempo, la storia è andata oltre, la comunicazione, gli affetti, il senso dell'amore e della famiglia, è cambiato tutto, ed è come se, presi dall'ebbrezza di lasciarsi trasportare dal nuovo, ora ci trovassimo ad un punto d'arresto. Che fare? I nuovi psicoanalisti sono rimasti indietro, fermi nei loro pregiudizi e sulle loro posizioni di sicurezza, in realtà non conoscono il cambiamento perchè non hanno mai voluto guardarci dentro. ( qualcuno conosce uno psicanalista che abbia mai provato a chattare, ad avere un proprio blog dove scrivere persino di sè, oltre che pensieri sulla vita in generale? )


Non credo si tratti di una coincidenza: nelle ultime settimane alcuni blog sono stati chiusi o messi in arresto temporaneo. Quasi tutti con la medesima motivazione, la stessa che fiorile (spazioesposto.spider.com) riassume con parole semplicissime: "la vita è altrove". Certo, si chiude o si arresta un blog per una ragione concreta, ognuno ha la propria. ma io ho il sospetto che ci sia una ragione ormai abbastanza matura che coinvolge (esagero un po') tutti.


Cito frasi o pensieri lontani fra loro:


Jean Baudrillard nel " patto di lucidità o l'intelligenza del male", parla della realtà virtuale che segna inappellabilmente la fine dell'abisso fra realtà oggettiva e realtà soggettiva, perchè il concetto stesso della rappresentazione del reale  scompare , e non resta a noi che occupare questo non luogo che è lo schermo del computer:


"La realtà è anche un retromondo e un'illusione sostitutiva, e noi viviamo di fatto in questo mondo "reale" come in un retromondo. Siamo riusciti a negoziarlo facendo a meno del cielo e dell'inferno- ma nn del debito e della colpa, di cui dobbiamo ormai rispondere solo a noi stessi. Abbiamo scambiato un'illusione con un'altra, e salta fuori che l'illusione materiale e oggettiva , l'illusione della realtà, è fragile come quella di Dio e non ci protegge più, una volta passata l'euforia della scienza e dei Lumi, contro l'assenza di verità.In effetti, questa realtà, profana e desacralizzata, è divenuta lentamente una funzione inutile, di cui tentiao disperatamente di salvare la finzione (come, un tempo, quella dell'esistenza di Dio).  e' qui che, di fronte ad una realtà incapace di colmare il vuoto che ci separa dal mondo, e all'enigma insolubile che esso ci propone, è stato necessario passare ad uno stadio successivo, quello della Realtà Virtuale, lo stadio supremo della simuazione, quello di una soluzione finale per volatilizzazione della sostanza del  mondo in un campo immateriale. Dio, un tempo presente, ma assente anche da tutte le cose, circola nella rete arteriosa dei computer. Finito il gioco della trascendenza, resta una forma integrale di realtà di cui tutti siamo gli operatori. E' la realizzazion di tutte le metafore - lo sprofondare della metafora nel reale. Ma se tutte le metafore dell'umanità finisono per divenire realtà, viene da chiedersi se il fine vero della scienza non sia la convalida delle metafore. Questo funesto destino investe anche i sogni: una volta era lei, la Notte, a distribuirli, perchè regnava sull' Isola dei Sogni. Ma ora  sogni nascono nel cervello degli uomini, nn vengono più da fuori - dalla Notte o dagli Dei ,  sono prodotti da noi stessi  a partire dalla memoria, dall'inconscio o dalla fisiologia, è la caduta del sogno nello psichico. Questa caduta nello psichico fa d'altra parte sì che i sogni non abbiano più alcun valore profetico: per averlo, dovevano venire da una trascendenza , quella della Notte, comunque da fuori, e invece ormai sono soltanto un modo di interazione con se stessi.



Lia parla di "tutti questi desideri piccoli in cui ci si perde e si annega e non rimangono energie per avere un desideriogrande"


Ah!! ora capisco perchè nel post qui sotto mi è venuto in mente di mettere l'immagine del mio futuro vestito da sposa...

martedì 14 marzo 2006

PRIMO POST(pubblico)


Ma le donne in Italia ce l'hanno il voto? Una serata politicamente importante come questa, con i due contendenti che si battono nel duello televisivo, un pubblico attento, preoccupato e sicuramente eterogeneo. Ma allora come si spiega che in tutti i dibattiti che ne sono seguiti io (magai ho guardato male eh!) non abbia visto donne?   In televisione o le Lucie Annunziate o le veline? E' mai possibile che con tanta determinazione si escluda un'intelligenza pensante (oltre che manovalante) italiana declinata ANCHE al femminile?


Mi sfogo dalla Svizzera, ma mica siamo messi meglio, noi, anzi.  Siamo nel 2006!!!


SECONDO POST(privato)....e ora si guarda avanti


 

domenica 12 marzo 2006

Marie Louise Von Franz


MLVF , con questa sigla posterò di tanto in tanto qualche passaggio dal saggio della grande studiosa junghiana Marie LUoise Von Franz ( L'ombra e il male nella fiaba, ed Boringhieri).



....Cosicché apro il libro della Von Franz, a caso, e arrivo al capitolo dove prendendo spunto da  una fiaba scandinava, si parla della scelta fra un elegante cavallo bianco, e un gigante dai capelli rossi. E leggo:


Mentre Jung progettava di scrivere il suo libro sui  " Tipi psicologici", pensava di raccogliere un'enorme profusione di materiale storico che in seguito sarebbe confluito nel libro. Egli voleva scrivere in forma chiara, logica, e aveva in mente come modello qualcosa come il Discorso sul metodo di Cartesio, ma non vi riuscì, perchè con uno strumento intellettuale così raffinato, non poteva abbracciare e amalgamare la sua enorme messe di materiale. Quando arrivò a questo punto, ebbe un sogno in cui, davanti a un porto, stava una nave gigantesca, carica di merci meravigliose per l'umanità, che doveva entrare in porto, affinchè il suo carico fosse distribuito fra la gente. Un cavallo arabo bianco, molto elegante, un animale stupendo, ipersensibile stava sulla nave, che era destinato a trarre in porto. Ma il cavallo ne era assolutamente incapace. In quell'istante si fece largo fra la folla un gigante dalla barba rossa e dai capelli rossi che uccise il cavallo bianco e, presa la fune, con un unico slancio tirò la nave in porto. Fu chiaro a Jung che egli doveva scrivere con il fuoco emotivo che provava per questa opera e non con l'elegante cavallo bianco.


Riguardo invece a qualcosa di molto doloroso avvenuto di recente nella mia sfera privata, leggo e condivido queso brevissimo passaggio, sempre di Marie Luise Von Franz:


"Talvolta, però, bisogna fare degli errori, per entrare più a fondo in una difficoltà e poterne uscire. Quando, in certe fiabe, i protagonisti incorrono in questo tipo di errori, appare poi chiaro che, se non li avessero fatti , non ci sarebbe stato un buon esito. " (aggiungo, di mio, che uscirne non significa mai retrocedere. Mai.)

venerdì 10 marzo 2006

SOLIDARIETÀ E CONCRETEZZA


dIce lo scrittore svizzero Friedrich Dürrenmatt sull' INGIUSTIZIA  (non amo di solito citare ma abbiate pazienza, meglio non lo saprei dire): 


"Condivido con Socrate l'opinione che la grandezza di un uomo -o di una donna-consista nella capacità di sopportare l'ngiustizia di cui è vittima, ma per questo occorre una tale grandezza che io ritengo mio dovere tentare l'impossibile al fine di impedire che un uomo- o una donna- si trovi a dover produrre la grandezza necessaria a sopportare una simile ingiustizia". 



 


 


 

domenica 5 marzo 2006

 


Pittura: Madonna and Child and Two Angels - Pittore: Alessandro Botticelli


Per il piccino rapito , prima di tutto per lui.


Per chi si sente in questi giorni in uno smarrimento che impaurisce.


Seduta sulla panchina di sasso stasera sono andata a parlarle .


Se anche lui si fermerà  lì, dove ho sostato io,  allora qualcosa potrà accadere.  


Dapprima questa tappa di pulizia morale , a fondo,  poi finalmente affronteremo, parlandone assieme, la verità intera.

sabato 4 marzo 2006

S      E             N              Z   A        D      I       F       E              S         E



 

giovedì 2 marzo 2006