martedì 31 ottobre 2006

E allora rispondo a Blanco. Almeno in parte, almeno quello che posso dire in questo spazio privato-pubblico. Ma non qui, bensì...qui;) Per sicurezza...


14 Lamponi

domenica 29 ottobre 2006

PICCOLE COSE


Il grande campione fa anche quese cose : dopo la vittoria nella sua Basilea...



....offre una


IN SUA COMPAGNIA a  tutta la sua squadra di ragazzini "raccattapalle". GRANDE anche per questo.


IO AMO QUESTE "PICCOLE COSE"


 

venerdì 27 ottobre 2006

NARCISISMO concesso dai, data l'eccezionalità della situazione...


Supponiamo, per un'ironia di coincidenze temporali inspiegabili, che il giorno seguente una accenda il computer e .... MA TU GUARDA! C'è di che festeggiare con gli amici blogger, almeno con loro???



Il 30 settembre scorso si è chiuso il Concorso “Programmi multimedia” (...)discussione lunga, esame approfondito dei progetti presentati e, alla fine, decisione unanime della Giuria con questo “palmarès”:Il primo premio, di CHF 3’000.-, viene attribuito a "Blog e Consulenze" di Mirella de Paris, con la seguente motivazione:Questo programma permette di raggiungere le finalità del servizio pubblico, sfruttando le potenzialità di aggregazione delle nuove tecnologie e, in particolare, dei blog".


venerdì 20 ottobre 2006

OGGI HO CAPITO PERCHE' GLI UOMINI LEGGONO I LIBRETTI DELLE ISTRUZIONI!


Sono anni che mi chiedevo ma perché loro sì e noi no? che alla fine non sappiamo ancora programmare il videoregistratore che abbiamo in casa da tre anni, e di fissare il programma di Antenne Deux sul televisore non se ne parla proprio.


LA RISPOSTA E' SEMPLICE: perché LORO hanno il tempo per farlo, tutto qui. Perché LORO si prendono il tempo per fare ogni cosa solo quella e nient'altro. Qusto a NOI accade solo in vacanza, SE  accade


Insomma riuscirò a vincere stavolta le mie resistenze ataviche ai libretti delle istruzioni e scoprire come si fa a fissare tre o quattro stazioni radio sul nuovissimo apparecchio appena installato in automobile o....aspetterò che torni a casa Sippi da Bologna?


Cent'anni di rivendicazioni femminili ( e di istruzione gender) e tu guarda a che punto siamo: aspetto il Sippi, che lui è bravo.

giovedì 19 ottobre 2006


AVVISO PER I VIAGGIATORI DIRETTI VERSO GLI STATI UNITI

Per noi cittadini statunitensi, il giorno 17 ottobre 2006 verrà ricordato come un giorno nero nella storia del nostro paese, il giorno in cui il presidente George W. Bush ha firmato il Military Commissions Act of 2006. Questa nuova legge, autorizzata dal Congresso (altro giorno nero ...), conferisce poteri senza precedenti al presidente per imprigionare chiunque egli dovesse ritenere un "combattente nemico illegale" e processarlo attraverso commissioni militari.
In conseguenza di questa legge, ci si chiede se il Ministero degli Esteri italiano ha in programma di diramare un avviso per i cittadini italiani che intendono recarsi negli Stati Uniti. Tale avviso dovrebbe spiegare che la nuova legge lascia al presidente decidere, secondo una definizione vaga ed ambigua, chi è un "combattente nemico illegale". Questa definizione comprende non solo chi si è impegnato in atti ostili contro gli Stati Uniti o i suoi co-belligeranti, ma anche chi intenzionalmente e materialmente sostiene tali ostilità. Le prove al riguardo non devono essere rese pubbliche.

L'avviso dovrebbe sottolineare che i cittadini non statunitensi definiti come "combattenti nemici illegali" potrebbero essere arrestati, anche senza capi d'accusa, e imprigionati a tempo indeterminato. La nuova legge, infatti, elimina il diritto all'habeas corpus, ossia il diritto di contestare i motivi della propria detenzione davanti a un tribunale civile.

Secondo i termini di questa legge, se e quando il detenuto viene processato ciò sarà attraverso una commissione militare istituita dal Ministro della Difesa o da altro ufficiale militare e sarà composta di giudici e avvocati militari. Il detenuto non godrà delle protezioni legali riconosciute come fondamentali nei paesi civili. Può non essere informato delle prove contro di sé e sono ammissibili anche le prove ottenute con metodi ritenuti equivalenti alla tortura. Le "tecniche di interrogatorio" applicabili verranno decise da Bush e non saranno rese pubbliche. Inoltre, la possibilità di ricorrere in appello è stata quasi del tutto eliminata, e gli appelli che si basano sulle Convenzioni di Ginevra verranno respinti.

Infine, l'avviso dovrebbe ricordare ai viaggiatori che nel gennaio del 2006 la Kellogg, Brown & Root, filiale del gruppo Halliburton, ha vinto un contratto per 385 milioni di dollari per costruire negli Stati Uniti centri di detenzione, le cui località non sono state rivelate, da utlizzare, come si legge in un comunicato stampa della KBR, per "lo sviluppo rapido di nuovi programmi".

Stephanie Westbrook
Statunitensi per la pace e la giustizia - Roma

domenica 15 ottobre 2006

Ebbene sì, sono anche un po' bastarda....accade rarissimamente, ma accade


Lucy


 


 


 

lunedì 9 ottobre 2006

(dedicato a Pepi, mio padre, che un anno fa ha "traslocato" - come sorridendo diceva lui del dover ... partire per sempre)


Accade così. Adesso lo chiamo, al telefono, per chiedergli se questa mattina ha ascoltato ,parlavamo - anche- di Faido, della Leventina, dei piccoli paesi e della gente che lui ha conosciuto per tanti anni. E l'ospite che prima abitava ad Ambì, che adesso è sindaco tu l'hai conosciuto Pepi questo signore vero? Per leggere fin qui occorre qualche secondo, per pensare a tutto questo un niente, ma abbastanza per riempirmi gli occhi di lacrime: no che non gli posso telefonare, non risponderà mai più al telefono. Certo, Pepi, se da lì dove sei poteste comunicare ogni tanto con noi non sarebbe poi male vero? E comunque , pochi istanti fa per me non era neppure mai andato via. No che non ci è dato di capire tutto, ed è bene così.

mercoledì 4 ottobre 2006

UOMINI CHE NON SI ASSOCIANO AD UN CERTO COMPORTAMENTO MASCHILE. CE NE SONO.


Forse il tramonto delle vecchie relazioni tra i sessi basate su una indiscussa supremazia maschile provoca una crisi e uno spaesamento negli uomini che richiedono una nuova capacità di riflessione, di autocoscienza, una ricerca approfondita sulle dinamiche della propria sessualità e sulla natura delle relazioni con le donne e con gli altri uomini.
 
La rivoluzione femminile che abbiamo conosciuto dalla seconda metà del secolo scorso ha cambiato radicalmente il mondo.
Sono mutate prima di tutto le nostre vite, le relazioni familiari, l’amicizia e l’amore tra uomini e donne, il rapporto con figlie e figli. Sono cambiate consuetudini e modi di sentire. Anche le norme scritte della nostra convivenza registrano, sia pure a fatica, questo cambiamento.
 
L’affermarsi della libertà femminile non è una realtà delle sole società occidentali. Il moto di emancipazione e liberazione delle donne si è esteso, con molte forme,  modalità e sensibilità diverse, in tutto il mondo.
La condizione della donna torna in modo frequente nelle polemiche sullo “scontro di civiltà” che sarebbe in atto nel mondo. Noi pensiamo che la logica della guerra e dello “scontro di civiltà” può essere vinta solo con un “cambio di civiltà” fondato in tutto il mondo su una nuova qualità del rapporto tra gli uomini e le donne.
 


Oggi attraversiamo una fase contraddittoria, in cui sembra manifestarsi una larga e violenta “reazione” contraria al mutamento prodotto dalla rivoluzione femminile. La violenza fisica contro le donne può essere interpretata in termini di continuità, osservando il permanere di un’antica attitudine maschile che forse per la prima volta viene sottoposta a una critica sociale così alta, ma anche in termini di novità, come una “risposta” nel quotidiano alle mutate relazioni tra i sessi.


Un altro sintomo inquietante è il proliferare di mentalità e comportamenti ispirati da fondamentalismi di varia natura religiosa, etnica e politica, che si accompagnano sistematicamente a una visione autoritaria e maschilista del ruolo della donna. Queste stesse tendenze sono però attualmente sottoposte a una critica sempre più vasta, soprattutto – ma non esclusivamente – da parte femminile

La recente cronaca italiana ci ha offerto alcuni casi drammatici, eclatanti che rivelano anche modi diversi di accanirsi sul corpo e sulla mente femminile.
Una ragazza incinta viene seppellita viva dall’amante, che non vuole affrontare il probabile scandalo. Un fratello insegue e uccide la sorella, rea di non aver obbedito al diktat matrimoniale della famiglia.  Un immigrato pakistano uccide la figlia, aiutato da altri parenti maschi, perché non segue i costumi sessuali etnici e religiosi della comunità. In alcune città si susseguono episodi di stupro da parte di giovani immigrati ma anche di maschi italiani. Sono italiani gli stupratori di una ragazza lesbica a Torre del Lago.  Italiano l’assassino che a Parma ha ucciso con otto  coltellate la ex fidanzata, che perseguitava da qualche anno.  Ultimo caso di una lunga scia di delitti commessi in questi ultimi anni in Italia da uomini contro le ex mogli o fidanzate, o contro compagne in procinto di lasciarli.

Il clamore e lo scandalo sono alti. In un contesto di insicurezza (in parte reale, in parte enfatizzata dai media e da settori della politica), di continua emergenza e paura per le azioni del terrorismo di matrice islamica e per le contraddizioni prodotte dalla nuova dimensione dei flussi di immigrazione, nel dibattito pubblico la matrice della violenza patriarcale e sessuale è stata spesso riferita a culture e religioni diverse dalla nostra.
Molte voci però hanno insistito giustamente sul fatto che anche la nostra società occidentale non è stata e non è a tutt’oggi immune da questo tipo di violenza.  E’ anzi possibile che il rilievo mediatico attribuito alla violenza sessuale che viene dallo “straniero” risponda a un meccanismo inconscio di rimozione e di falsa coscienza rispetto all’esistenza di questo stesso tipo di violenza, anche se in diversi contesti culturali, nei comportamenti di noi maschi occidentali.
Si è parlato dell’esigenza di un maggiore ruolo delle istituzioni pubbliche, sino alla costituzione come parti civili degli enti locali e dello stato nei processi per violenze contro le donne. Si è persino messo sotto accusa un ipotetico “silenzio del femminismo” di fronte alla moltiplicazione dei casi di violenza.
 
Noi pensiamo che sia giunto il momento, prima di tutto, di  una chiara presa di parola pubblica e di assunzione di responsabilità da parte maschile. In questi anni non sono mancati singoli uomini e gruppi maschili che hanno cercato di riflettere sulla crisi dell’ordine patriarcale.
Ma oggi è necessario un salto di qualità, una presa di coscienza collettiva.
 
La violenza è l’emergenza più drammatica.
Una forte presenza pubblica maschile contro la violenza degli uomini potrebbe assumere valore simbolico rilevante. Anche convocando nelle città manifestazioni, incontri, assemblee, per provocare un confronto reale.
Siamo poi convinti che un filo unico leghi fenomeni anche molto distanti tra loro ma riconducibili alla sempre più insopportabile resistenza con cui la parte maschile della società reagisce alla volontà che le donne hanno di decidere della propria vita, di significare e di agire la loro nuova libertà:
 
Il corpo femminile è negato con la violenza.
Ma viene anche disprezzato e considerato un mero oggetto di scambio (come ha dimostrato il recente scandalo sulle prestazioni sessuali chieste da uomini di potere in cambio di apparizioni in programmi tv ecc.). Viene rimosso da ambiti decisivi per il potere: nella politica, nell’accademia,  nell’informazione, nell’impresa.
Lo sguardo maschile – pensiamo anche alle organizzazioni sindacali – non vede ancora adeguatamente la grande trasformazione delle nostre società prodotta negli ultimi decenni dal massiccio ingresso delle donne nel mercato del lavoro.
Chiediamo che si apra finalmente una riflessione pubblica tra gli uomini, nelle famiglie, nelle scuole e nelle università, nei luoghi della politica e dell’informazione, nel mondo del lavoro.
Una riflessione comune capace di determinare una sempre più riconoscibile svolta nei comportamenti concreti di ciascuno di noi.
 
Primi firmatari
Sandro Bellassai, Stefano Ciccone, Marco Deriu, Massimo Michele Greco, Alberto Leiss, Jones Mannino, Claudio Vedovati.
 
Adesioni
Davide Rossi, Umberto Varischio, Gianfranco Proietti, Luca Proietti, Giuseppe Colosi, Lino Giaccone, Diego Bortolameotti, Francesco Lauria, Beppe Pavan, Daniele Barbieri, Roberto Poggi, Massimiliano Luppino, Andrea Baglioni, Luigi Zoja, Fausto Perozzi, Alessio Surian, Gianluca Borghi, Mattia Toscani, Eugenio Caggiati, Marcello Acquarone, Attilio Mangano, Roberto Illario, Daniele Bouchard, Luciano Sartirana, Corrado Roncaglia,, Franco Toscani, Giacomo Mambriani, Marco Cazzaniga, Gianni Ferronato, Livio Dal Corso, Carlo Marchiori, Marco Sacco, Vanni Bertolini, Francesco Camattini, Luciano Marmocchia, Giuseppe De Nigris, Marco Cervino, Gianni Caligaris, Domenico Matarozzo, Sandro Mezzadra, Stefano Sarfati Nahmad, Alberto Moreni, Enrico Ottolini, Vittorio Cotesta, Alessandro Bosi, Franco Caldera, Ettore Lo Maglio Silvestri, Goffredo Fofi, Cesare Del Frate, Daniele Licheni, Nicola Sinopoli, Enrico Euli, Roberto Verdolini, Antonio D’Andrea, Silvano Cogo, Christian Carmosino, Sandro Coccoi, Giacomo Truffelli, Gianfausto De Dominicis, Michele Citoni, Franco Insalaco, Gigi Malaroda, Andrea Rigon, Nicola Negretti, Nicola Ricci, Mario Gritti, Gianfranco Neri, Osvaldo Pieroni, Andrea Lavagnoli, Antonio Cinquantini, Paolo Scatena, Antonio Canova, Michele Poli, Domenico Rizzo, Stefano Montali, Fernando Lelario, Alessio Miceli, Alessandro Quintino, Gabriele Galbiati, Renato Sebastiani, Giuliano Dalle Mura, Stefano Vinti, Pietro Craighero, Rino Genovese, Giampiero Bernard, Lorenzo Di Santo, Davide Larizza, Tonino Soldo, Davide Fantazzina, Gianluca Ricciato, Ubaldo Coccoli, Pierangiolo Berrettoni, Nicola Briguglio, Fabio Arras, Sergio Bellucci, Giorgio Gallo, Carlo Simionato, Gianfranco Iannuzzi, Marco Capovilla, Stefano Galieni, Enrico Peyretti, Stefano Dall’Agata, Andrea Cozzo, Antonio Versari, Saverio Aversa, Sandro Campanini, Gaetano Stella, Pasquale Voza, Luigi Dotti, Enzo Zampella, Claudio Calcaterra, Hamadi Zribi, Massimo Bucca, Giuliano Dolfi, Iacopo Venier, Marcello Gidoni, Gianguido Palumbo, Arcangelo Patone, Giuliano Ciampolini, Sergio Sinigaglia, Giuseppe Reitano, Luca Baccelli, Alberto Burgio, Franco Brughiera, Fernando Giarrusso, Danilo Bruno, Vito Dileo, Giovanni Papa, Sergio Benassai, Fabio Visentin, Claudio Berlengiero, Oscar Agostani, Lino Balza, Mauro Castagnaro, Pasquale D’Andretta, Mauro Traverso, Fausto Concer, Fabio Amodio, Marco Trotta, Giorgio Guelmani, Enio Sartori, Lapo Casetti, Amedeo Di Gregorio, Michele Grandolfo, Mario Bucci, Alberto Picchio, Salvatore Tassinari, Ennio Cirnigliano, Giulio Petrilli, Flavio Attolini, Sergio Manduchi, Ico Gasparri, Lorenzo Biagini, Paolo Buffoni, Alfredo Simone, Roberto Abbati, Peppino Coscione, Giuliano Giuliani, Orazio Leggiero, Giacomo Lanza, Franco Masini, Aldo Tortorella, Paolo Serra, Aldo Tarascio, Gianni Giovanetti, Paolo Bosi, Federico La Sala, Gianni Pelosi, Nicola Triggiani, Fabio Cittolini Morassutti, Stefano Melandri, Michele Lalla, Cesare Parstarini, Bruno Pizzica, Andrea Ricci, Toti Domina, Lucius F.Schlinger, Simone Paoletti, Massimiliano Androni, Fiorello Ghiretti, Andrea Dotti, Francesco Scalari, Lorenzo Buratti, Davide Carmarino, Roberto Zanzucchi, Luca Dotti, Marino Muratore, Pasquale Casentino, Giovanni Mottura, Antonello Schiavone, Andrea Bagni, Luca Vetrice, Gad Lerner, Giacomo Marramao, Nanni Balestrini, Aluisi Tosolini, Giuseppe Cotturri, Federico Bergonzi, Pietro Orsatti, Francesco Casaretti, Mario Attorre, Rosario Nicchitta, Augusto Colombo, Luciano Devescovi, Piero P. Giorgi, Virgilio Merola, Cirus Rinaldi, Franco Fuselli, Fausto Piazza, Franco Giordano, Edoardo Trotta, Giancarlo Colombo, Robertino Barbieri, Massimo Quinzi, Andrea Ciantar, Gianni Piffari, Italo Porcile, David Muñoz G., Paolo Sarti, Angelo Zappoli, Jack Olanda, Moreno Biagioni, Francesco Dal Corso, Roberto Raccanelli, Fabrizio Burattini, Saverio Russo, Mario Ongaro, Alessandro Pollio Salimbeni, Sergio Barozzi, Giovanni Marini, Francesco Di Franco, Stefano Melillo, Marco Carraro, Lucio Dell’Accio, Maurizio Pozzobon, Roberto Capparucci, Aldo Cigliano, Tullio Maccarone, Massimo Lorenzani, Alessandro Portelli, Andrea Accolti,
Ass. Aspettare Stanca, Maschile Plurale, Il Cerchio degli uomini, Medicina democratica – Movimento di lotta per la salute – Milano, Medicina democratica – Movimento di lotta per la salute – Alessandria, Centro Studi GLTQ (254)
 
Per adesioni: appellouomini@libero.it  Sito web: http://www.donnealtri.it


 


 

lunedì 2 ottobre 2006

haramlik


IL BLOG DI LIA E' SPARITO NEL NULLA,


QUALCUNO  SA FORSE DIRMI COME MAI?