martedì 21 agosto 2007

 



......nel caso a qualcuno venisse voglia di scrivermi un saluto privato... ebbene sì, mi capita di aprire vuvuvusplinderpuntocom solo per vedere se alla voce incercadiutopie è annunciato in ROSSO uno ( due, tre ...treee???) messaggi in arrivo. qualcuno vuol essere così gentile d'accontentare un 'si minuto desiderio ? ;)))


 

... si legge, a proposito del Presidente francese Sarkozy che si definisce favorevole alla castrazione chimica dei pedofili (si scandalizza qualcuno se dico che lo sono anch'io?)


...citazione:


"...il medico del carcere di Caen ha ammesso di aver prescritto le pillole blu che stimolano l'erezione a Francis Evrard, il 61enne plurirecidivo che dopo la scarcerazione, avvenuta lo scorso 2 luglio, è stato nuovamente arrestato venerdì scorso con l'accusa di aver rapito e violentato il piccolo Enis a Roubaix, nel nord della Francia. Fonti della procura di Lille, incaricata delle indagini, hanno confermato che il dottore ha riconosciuto di aver rilasciato la ricetta medica in data 6 giugno su richiesta del pedofilo. Secondo quanto riportano i giornali francesi, il pedofilo si era rivolto al medico lamentando disfunzioni erettili e chiedendo di poter acquistare il Viagra in farmacia. Il medico, attualmente indagato, secondo fonti investigative ha tentato di difendersi affermando di non essere a conoscenza dei precedenti specifici del detenuto, condannato più volte in passato per reati di pedofilia."


Che dire? forse una delle tante assurdità della giustizia mal interpretata ; o  forse semplicemente un esempio di sfortuna, che si è abbattuta questa volta su un medico distratto o demitivato. La sfortuna, come il suo contrario, esiste.


 


 

giovedì 16 agosto 2007

..all'amica  che passando di qua si dirà :


" Alda Merini ha scritto questi versi per consolare me".



La verità è sempre quella,
la cattiveria degli uomini
che ti abbassa
e ti costruisce un santuario di odio
dietro la porta socchiusa.
Ma l'amore della povera gente
brilla più di una qualsiasi filosofia.
(...)
Alda Merini , da "Terra d'amore"





mercoledì 8 agosto 2007

MOSTRUOSITA'



Si vuole sapere, si vuole capire, ma  si vorrebbe non sapere, non immaginare, non ammettere che al mondo esista il Male, e che questo Male così disumano e incomprensibile possa prendere di mira una bambina di cinque anni che voleva soltanto recarsi in piscina a riprendere una cosa dimenticata, e voleva poi naturalmente subito  rientrare a casa, la sua casa vicina alla piscina, alla piscina piena di bambini che ridono vicino all’asilo dei bambini che ridono. Una bambina che a casa non è più tornata. Una casa, una bambina, una mamma che non la vede ritornare, un piccolo tranquillo villaggio svizzero immerso nel verde e nella calma, dove tutto è sempre  armoniosamente ordinato e a posto, dove tutti si sentono al sicuro “per diritto e per nascita” e dove improvvvisamente scatta l’allarme come un urlo: la bambina è scomparsa, la bambina è stata forse rapita. Poi la certezza. Poi il sospetto che qualcuno le abbia fatto del male, poi la verità che si fa strada  soltanto quando è evaporata l’ultima goccia di una speranza che sin dai primissimi istanti lo si sente che è bugiarda. E allora ci si attacca quasi morbosamente alla cronaca, e lo facciamo volendo o no, tutti. Al dovere di cronaca da una parte, al bisogno di cronaca dall’altra, il più possibile ad una cronaca etica e rispettosa, ma bastano pochi giorni e ne parlano tutti. In parte per sapere e riflettere, in parte per non lasciare soli nel dolore i famigliari, in parte perché ci tuffiamo in un rassicurante copione lenitivo fatto di aggettivi e di sospiri e di indignazione e speriamo che bastino, tante parole, per non avvicinarci troppo all’angoscia mostruosa  di chi  non può allontanare da sé un torrente furioso di immagini terribili, di urla d’aiuto che nessuno ha udito, che nessuno ha consolato.