giovedì 31 gennaio 2008

acqua che lava


acqua che calma


acqua buona che si porti via le tossine


che arrivano 


senza essere invitate...



 


 


 


 

martedì 29 gennaio 2008

lunedì 28 gennaio 2008

DARE A CESARE.....insomma chi l'ha detto che "NONERANERUDA"?


BRAVA BRAVA BRAVA LIA


cito da Massimo Mantellini Manteblog:


<< A voi forse interesserà poco, ma oggi vi vorrei parlare di quel pomeriggio in cui il governo Prodi si è andato ad infrangere contro il voto del Senato della Repubblica. Non perché abbia ambizioni da notista politico (non ne ho, in effetti) ma perché mi pare interessante osservare cosa accade quando c'è una notizia importante nell'aria e molte persone si ritrovano a cercare informazioni e a volerla commentare.

Tornavo a casa in auto, l'altro pomeriggio, mentre in Senato si svolgeva la tragicommedia dei nostri parlamentari masticatori di mortadella, stappatori di spumante e capaci di ogni altra nefandezza verbale utile per essere pubblicata domani sull'Herald Tribune nella apposita sezione "Italia paese indecente" e mentre guidavo ascoltavo Luca Sofri e Matteo Bordone su Radio2 sintetizzare a mezza voce con un opportuno "ma andatevene a casa" lo scempio usuale delle nostre istituzioni, consegnate alla povertà d'animo dei nostri eletti. Colpa nostra, certo. Ma ero in auto e l'informazione migliore fra quelle disponibili in quel momento era certamente quella.

Una volta a casa il canale preferenziale delle info e dei commenti dal Senato con il Governo in bilico, non è stato né la Tv di Stato che pure seguiva l'evento in diretta né quella commerciale, ma Twitter. Su Twitter molte persone che conosco si scambiavano impressioni rapide su quanto stava accadendo, mescolando la descrizione degli eventi ai propri (spesso caustici) punti di vista. Il mix informativo perfetto in un pomeriggio del genere era uno sguardo distratto alla diretta televisiva ed una occhiata interessata al flusso di pensieri sulla imminente caduta del governo nella finestrella del proprio client Twitter.






Sempre più spesso i nostri canali informativi si mescoleranno uno all'altro, ovviamente questo avverrà se e quando saranno compatibili fra loro. Bene ha fatto per esempio il sito web di Repubblica a rendere disponibili online la diretta dei lavori parlamentari nel corso della crisi di governo: non si tratta -come apparentemente potrebbe sembrare - di una semplice duplicazione dei flussi informativi, ma di una loro riedizione in un formato utile ad essere fruito insieme ad altri. Perché dovrei guardare la diretta dal Parlamento dentro una finestrella sul computer, si chiedono in molti?La risposta potrebbe essere che quella diretta, ridotta in importanza e qualità mi consente di aprire contemporaneamente altri canali informativi che la visione dell'evento in TV non renderebbe possibile.

Un'altra domanda da farsi è: abbiamo davvero bisogno di tutte queste informazioni? Io credo di sì. Per esempio, sempre rimanendo a quel pomeriggio di un giorno da cani al Senato, è stato proprio su Twitter che una blogger si è accorta, quasi in tempo reale, del fatto che la poesia che Clemente Mastella stava recitando di fronte all'uditorio (l'Italia è un paese strano, stai facendo cadere il governo e ti permetti il lusso di una poesia romantica a reti unificate) e che lo stesso Mastella attribuiva al poeta cileno Pablo Neruda fosse in realtà un componimento che gira in rete da anni e la cui attribuzione a Neruda è una bufala bella e buona.

Ci sono voluti pochi istanti dentro un flusso informativo ampio ed amichevole (ognuno di noi segue su Twitter solo i contatti che ritiene interessanti) per ottenere informazioni difficili da raggiungere in altra maniera. Su moltissimi quotidiani per esempio, nei giorni successivi, l'errata attribuzione a Neruda ha continuato ad essere allegramente ripetuta.

Si tratta di piccoli segnali ma appare piuttosto probabile che se c'è uno scenario da immaginare per l'informazione del futuro questo dovrà comunque transitare, in una qualche misura, attraverso i rapporti di vicinanza mediati dalla rete Internet. E che le grandi aspirazioni informative delle società avanzate avranno un senso maggiore di quello che hanno oggi quando sarà possibile immaginare strumenti per tutti (e non solo per una certa utenza avanzata della rete) capaci di unire fonti differenti e voci differenti in maniera semplice ed intuitiva. >>

venerdì 25 gennaio 2008

MA CHE TRISTEZZA QUESTO PAESE  CHE ABBIAMO COSÌ VICINO DA NON POTER FARE A MENO DI SOFFRIRNE UN PO' ANCHE NOI.



CHE LA POESIA NON FOSSE DI NERUDA MA UNA BUFALA ...........No.No: mi mancano le parole :-)


qui


e qui

mercoledì 16 gennaio 2008

 


 

POST SEMISERIO SU : MA IO CHI SONO?


 


Ti prego amico mio non me la fare questa domanda. Oppure fammela quando sono distratta, così che io possa risponderti senza pensarci.



Perché il mio “chi sono” è sempre strettamente legato a chi mi sta attorno. E non è  un “sono come tu mi vuoi”, no, sono per il mondo esterno quello che lo specchio di me riflette, e se non è lo specchio è il tuo sguardo, sono le risposte che mi dai, sono le parole mie che in te (e in loro, i figli, gli amici, i colleghi al lavoro, gli estranei) rimbalzano e tornano indietro talvolta gratificandomi, altre volte lasciandomi di stucco ( ma come? allora non  hai proprio capito nulla di me!)  E sono tutto quello che vive dentro di me,  una vastitudine armoniosamente scomposta e così in contraddizione che dirlo è ..un po’ complicato. L'armonia- credo- mi appartiene. Ma nemmeno sempre, tant'è vero che mi capita di finire contro gli spigoli senza averli visti per tempo :-) (questione zodiacale, credo)


Sono quello che vorrei essere? Nemmeno, anche perché veramente ogni tanto ci provo, ma solo per sorriderne. Come quando mi metto nel ruolo di “Oui, je suis Catherine Deneuve”, e allungo il passo slanciatissimo davanti a me, nel solco del mio felice destino.


Sono una donna “non classificabile”, dico al mio compagno d’ufficio Giacomo, sebbene lui ci provi a catalogarmi in termini (per lui) terrificanti, quali femminista, mantide religiosa (uh, attento!!) o donna dalle pretese troppo, troppo, ma troppo alte. E qui già sfioriamo un ambito delicato, perché è quello amoroso. Sì, pretendo molto da un uomo e pretendo molto da una relazione. Così tanto che sono sola. Donna-senza-un -compagno. Come vi suona? A me sembra che socialmente quel SENZA sia sempre bene in evidenza. Ma il sogno è un’altra cosa e allora io ogni tanto litigo un po’ con gli uomini (come faccio con Giacomo, come faccio con te) per dirgli infine smettetela d’essere degli irresponsabili, ragazzi. Ma niente, dev’essere che gli (vi) viene meglio così. E quelle che non ammettono compromessi come me..se ne stiano in disparte. Ma non  dall’amicizia, oh meno male.AMICIZIA, scriviamola con le lettere tutte grandi, e teniamo pure conto della verità ricordata qualche giorno fa da Adriano Sofri durante il programma di Fazio, citando non so più chi: "non ci si può dedicare a più di 3-4 persone (a parte i figli, che potrebbero essere 20, n.d.r) nella vita. " Di più non ci è umanamente possibile, non c’è spazio nel cuore e nel fare. Ecco se le vostre compagne rientrassero in questo elenco, cari uomini, sarebbe perfetto J


Che altro dire di me? Che sono sempre come sull’orlo di una cosa bella che sta per capitarmi, e di questo ringrazio il Cielo. A cui non rinfaccio nulla, nemmeno le saltuarie distrazioni. A me stessa chiedo concentrazione, quel tanto che basta per non più piangere lacrime assolutamente evitabili. Me lo devo.


foto:


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(foto Keystone)


Pilatus armato: Berna chiede lumi al Ciad


Il Governo ciadiano avrebbe usato l'aereo per bombardamenti nel Darfur


La Svizzera chiederà spiegazioni al Governo del Ciad che avrebbe impiegato un aereo Pilatus (di fabbricazione elvetica) per bombardare postazioni dei ribelli nel Darfour.  "Non eravamo al corrente", ha detto nell'ambito dello stesso programma Rita Baldegger, della Segreteria di Stato dell'economia, che indaga sulla vicenda assieme al DFAE.


Ah no? E chi allora DEVE essere al corrente dell'uso che vien fatto degli aerei da bellici fabbricati in Svizzera?

mercoledì 9 gennaio 2008

Leggo da Lia e condivido:


"Bene, direi che la missione è questa: mantenersi, molto testardamente, persone perbene in questo mondo di pagliacci e delinquenti. E’ l’unica missione che valga davvero la pena di portare avanti, in questo paese allo sbando morale. E senza sconti, da una parte o dall’altra. Non si transige, sull’ABC della verità, del senso comune e dell’etica."

Conferenza stampa seduta Consiglio federale


Mercoledì 28 novembre 2007


Nuova concessione per la SRG SSR idée suisse


 


Presentazione del Consigliere federale Moritz Leuenberger


 


Oggi abbiamo rilasciato alla SRG SSR una concessione della durata di 10 anni.


(…)


Quali sono le novità?


La nuova concessione stabilisce quattro criteri qualitativi imposti alle trasmissioni della SRG SSR: credibilità, senso di responsabilità, rilevanza e professionalità giornalistica.


(…)


  Nel rilasciare oggi la concessione diamo alla SRG SSR una grande responsabilità. Le possibilità che offre il nuovo documento devono innanzitutto essere impiegate per adempiere il mandato costituzionale e non per lanciarsi in una corsa all’indice d’ascolto.



MOLTO MOLTO BENE!



mercoledì 2 gennaio 2008

Ecco il mio augurio per il 2008 ;)



Così paghiamo tutte le pendenze  e con il resto facciamo una festa, va', che ci fa bene