Terra di nessuno.
è il momento in cui un uomo e una donna devono fermarsi, rallentare le emozioni, tenere a bada le proprie paure (la propria biografia), tenere a bada le storie dei principi e delle cenerentole.
Diffidare anche dei princìpi,
della razionalità
e dell'irrazionale.
e sapere che avvicinarsi ad un'altra persona è sempre, sempre, sempre una responsabilità.
Nella terra di nessuno si sa che forse ci si sta per innamorare.
Non è solo bello, innamorarsi, eh no.
Non con gli occhi aperti. Gli occhi chiusi sono occhi adolescenti. Erano così, i miei occhi, quando una freccia mi arrivava al cuore. Eh no Cupido, non mi interessano i tuoi giochini funamboleschi. Conosco tutti i copioni sbagliati. Non sono pratica di quelli giusti.
Si sa che gli incendi producono solo ceneri e lacrime.
Si sa che il fuoco lo si può anche gestire, non con l'acqua, con un po' di
leggerezza e distrazione.
Ho voglia di sentirlo, questo fuoco, ma senza guardarlo. Per ora. Fingo di non vederlo, apsetto che evolva in qualcosa.
FIDUCIA. Chi non fa così dice ah no, mai più!
Si sa di non sapere: invecchierò con questo uomo appena conosciuto?
è un progetto di felicità questo?
È accettare di non avere risposte, per ora.
È chiedere di non pretenderne.
Per ora mi piaci, e non è amicizia, è "altro".
Ma per ora ho bisogno di sapere che io e te possiamo ancora dire torniamo indietro di un passo, va'!
Sperare di non farlo.
Rincorrere la felicità da soli è piuttosto semplice.
Rincorrerla in due è la scelta migliore.
Ma per scegliere io vorrei prima godermi la vertigine un po' sciocca e un po' paurosa del tempo latente.
Sono ancora qui, tra cielo e mare,
rimango qui un po'.
E intanto chiaccieriamo un po' d'altro?