giovedì 30 settembre 2004

Fra i commenti all'ultimo bel post di hladik  (stravedo per hladik quando parla dei suoi piccoli in bimbidiblog) ho ritrovato Deli-Mel (ma insomma continuiamo a ritrovarci fra blogger?Mi sa che fra tutti se ci invitiamo a cena il mio giardino può bastare. Ma che cena!!!!!!  )


Dal commento di Mel : (...)forse occorre ricreare luoghi in cui stare ed essere... facendo attenzione a non farci prendere dal gioco della discussione. Oppure discutere sì, ma sapendo... che lo stiamo facendo non per trovare la verità, ma per cercare di gestire il dolore della nostra impotenza, il dolore di essere in balia di informazioni che non possiamo mai verificare, il dolore di non poter agire concretamente perché siamo troppo lontani. Il dolore di voler comprendere ma di non farcela...
Allora dovremmo piangere, non trovate?
(scusate)





mercoledì 29 settembre 2004

l'insonnia - quando è rara-regala una sensazione di libertà illimitata. Ho appena scritto un post lungo..il mio portatile me lo ha cancellato in un secondo....Poichè non mi va di buttare una fatica lo riscrivoPost con dedica.


Nel libro L'ombra e il male nella fiaba-boringhieri- M.L.Von Franz  parla anche del salmone.


"Il salmone rappresenta l'impegno eroico in contraso con la tendenza alla pigrizia e alla vita tranquilla, che certamente convincerebbe il salmone a non risalire mai il fiume. I salmoni possono ripetere dieci,venti volte il tentativo di superare le cascate di un fiume. Quando sono sfiniti, nuotano intorno e poi ci riprovano finchè ci riescono. Appare perciò naturale che abbiano ispirato l'idea (il riferimento è alla mitologia nordica) che l'uomo debba compiere lo stesso sforzo, per raggiungere la saggezza e un livello superiore di coscienza. Oltre questo significato, il salmone ha anche un tratto erotico: affronta questa grande impresa per giungere al luogo dell'accoppiamento.Rappresenta perciò la vitalità e il principio dell'amore nella stessa forma, la saggezza che racchiude l'amore." 

martedì 28 settembre 2004

Blog per conoscere. E' da qualche tempo che ho messo al sicuro , e ne sono felice, il blog di Morgana. Ditemi se non vi fa tenerezza: a me moltissima.

lunedì 27 settembre 2004

Per lavorare bene devi lavorare il 20% in più di quanto ti è formalmente richiesto. Ma chi lo dice agli stupidi che vogliono razionalizzare  (ottimizzare, ma certo!) il lavoro? Chi glielo dice che chi lavora bene lavora già "di  più" ? E chi glielo dice che chi lavora bene sa già COME lavorare? Tempo perso, che ne sanno i burocrati del lavoro come piacere? Loro vogliono tornare al lavoro come dovere, obbedienza, competizione cattiva.  Fra le persone che conosco il numero di chi è in balìa di un peggioramento della qualità sul lavoro è in crescita, non ho i numeri, ma si vede. Non si possono prendere come tanti piccoli casi isolati: non più. Torno ogni tanto su questo argomento, perchè mi sta a cuore, perchè sembra che proprio tutto lentamente ( e neanche tanto) si stia allineando con il male, seguendo una coerenza maligna lucida. Ma  dove e quando  finirà questo grande incubo?

 

postato da MIRELLADEPARIS alle 00:35 | link | commenti


venerdì 24 settembre 2004

In risposta a Lorenzo: certo, sono un po' più me stessa quando metto sulla mia pagina emozioni mie,  solo ed esclusivamente mie. Ma non trascurerò mai (ed è questo il mio mestiere, anche) l'opportunità di far viaggiare anche attraverso il mio blog pensieri altrui che meritano d'essere visti da molti occhi che amano "guardare insieme". Così con molto piacere ritaglio dal blog di fiorile:

Tempo perduto, tempo perso


Non so bene che cosa chiamo blog, se sia tempo perduto o tempo perso.
Se è una porta che casualmente un giorno ti si apre come una specie di pretesto e, oltre la sua banalità, ti accorgi che è tempo di capire che, per quanto esile e invisibile, c'è un filo che congiunge il tempo reale, della presenza, della vita che apparentemente ripete le solite cose, con un tempo perduto. Forse il blogtime è tempo perduto, una specie di condizione di vacanza senza fine, una specie di assenza, di mancanza che non interrompe però il tempo reale ma l'attraversa come una festa gioiosa che sta sotto e al fondo del peso di vivere, come un esilio in patria, come un altr-ove nell'ove. Ci passi dentro e capisci - ecco il pretesto - che c'è un invisibile cordone ombelicale che tiene in contatto la vita con le sorgenti della vita, dove non può che scorrere piacere, qualcosa di buono. E quel qualcosa di buono e di infinitamente piacevole o, meglio, di piacevole senza interruzione, lo puoi trovare anche qui.
Qualcuno ha detto che "nessuno potrebbe stare a questo mondo un giorno intiero senza che un filo di piacere gli scenda dentro e gli salga alla mente...".e a partire da qualsiasi tipo di esperienza, la vera e anche la virtuale, perché no.
(...) nessun sentiero prima che qualcuno lo lavori con l'asfalto per farne tracciato e direzione obbligati è a senso unico; non ho ancora trovato, osservando un po' la vita vivendola, punti di non ritorno ....





 


venerdì, settembre 24, 2004








giovedì 23 settembre 2004

E quando mi sveglio che è tutto silenzio intorno (accade RARAMENTE, ma accade che  io vergognosamente mi addormenti davanti al televisore sul divano...guai se usate questa confessione contro di me!) e quando sento il lamento del pc rimasto acceso e dimenticato (vediamo prima che cosa ha scritto il mio amico Roberto-NULLA e Deli- NULLA e unadriade-NULLA, e genio- NULLA), e quando prima di ridare il buio ai cristalli liquidi passo a vedere che magari c'è  qualcosa su bimbidiblog, solo allora capisco la vera ragione di  tutto questo vagabondare insonne. Solo per ascoltare due o tre volte consecutive la ninnananna sottofondo musicale del blog. Per questa antica cantilena* , fatta di rime e di nonsenso e di pace. Ci tornerò ogni sera prima di addormentarmi. Per ridare ai miei occhi stanchi di crudo realismo un po' di incanto. Ora la so tutta, piccolo Raffaele preparati che prestissimo la cantiamo insieme.


(* ninna nanna barberino, di caterina bueno)

venerdì 17 settembre 2004

Correggo immediatamente il mio copia-incolla che nel post precedente mi era solo parzialmente riuscito. Grazie ancora Daisy e Roberto.


Quanti fiori decadono nel bosco


o periscono dalla collina


che non ebbero in sorte di conoscere


il loro splendore!


E quanti affidano un seme senza nome


a una brezza vicina,


ignari del dono scarlatto


che donerà ad altri occhi .(E. Dickinson)

giovedì 16 settembre 2004

Daisy, l'adorabile Daisy, mi ha scritto:


a tutti gli autori e le autrici di scritti che mi emozionano vorrei dedicare le parole di Emily:

Quanti fiori decadono nel bosco
o periscono dalla collina
che non ebbero in sorte di conoscere
il loro splendore!
E quanti affidano un seme senza nome
a una brezza vicina,
ignari del dono scarlatto










martedì 14 settembre 2004

E' quasi facile pensare ad una costruzione di una resistenza globale forte(pensata in rete, agita fuori) alla guerra nuova. Guerra, che termine vecchio. Una parola che sa ancora di battaglia, di fucile militare in ogni soffitta (In Svizzera) , di  mobilitazione generale, di generale,di Croce Rossa, di armistizi, di disertori, di Hamingway, di pace, dopo. Come si fa oggi a chiamarla ancora guerra? Ma se la nuova definizione cambia in "male", allora tutto peggiora, nell'aspettativa di una pace che seguirà. Pace? Tra chi e chi?

lunedì 13 settembre 2004

...e la sensazione che anche i contatti  nei blog contribuiscano a farci crescere al ritmo frenetico richiesto da questo tempo pazzo. Un'energia che non credo sia destinata a rimanere a lungo compressa nella rete, sbucherà fuori la nuova sensibilità, sbucherà fuori. E non se l'immaginano memmeno quanta ne sbucherà fuori. 
 

giovedì 9 settembre 2004

Ho dovuto sfoltire il mio pc, così ho ritrovato per caso questo scritto, che stavo quasi per cestinare. Non so chi me lo abbia inviato, non so chi lo abbia scritto. Dedicato  tutte  le   mie  care  amiche blogger.


A tre anni Lei si guarda e vede una Regina.A otto anni Lei si guarda e vede Cenerentola. A quindici anni Lei si guarda e vede una Brutta sorella: "Mamma, non posso andare a scuola con questo aspetto qui!..."A vent'anni Lei si guarda e si vede: "troppograssa/troppomagra/troppobassa/troppoalta, con i capelli troppolisci/tropporicci", ma decide che uscirà di casa lo stesso. A trent'anni Lei si guarda e si vede: "troppograssa/troppomagra/troppobassa/troppoalta, con i capelli troppolisci/tropporicci", ma decide che non ha tempo di sistemarsi e che uscirà di casa lo stesso. A quarant'anni Lei si guarda e si vede: "troppograssa/troppomagra/troppobassa/troppoalta, con i capelli troppolisci/tropporicci" ma si dice: "almeno sono pulita", ed esce di casa lo stesso. A cinquant'anni Lei si guarda e si vede "esistere" e se ne va dovunque abbia voglia di andare. A sessant'anni Lei si guarda e ricorda tutte le persone che  non possono più nemmeno guardarsi allo specchio. Esce di casa e  conquista il mondo. A settant'anni Lei si guarda e vede saggezza, capacità di  ridere e saper vivere, esce e si gode la vita. A ottant'anni non perde tempo a guardarsi; si mette in testa un cappello color porpora ed esce per divertirsi con il mondo.


 

lunedì 6 settembre 2004






lunedì, settembre 06, 2004


 

 


Oggi mi ripeto:


ci sono blogger che scrivono post fantastici, e gli arrivano 3 commenti.  Mistero


E poi c'è UNO SCRITTORE DA PREMIO.  Qui non è obbligatorio lasciare commenti, me riceve a migliaia. Come dice una sua fan, è "l'unico blogger al mondo di cui si sparge la notizia di un nuovo post via sms!!!!!!!!!!!!"



sabato 4 settembre 2004

Volevo parlare di me, del mio presente tumultuoso che ha parti di felicità inaspettate. Per esempio dopo un rischiosissimo malinteso, come mi è appena successo (di quelli che ti avvicinano agli abissi del passato, è per questo che spaventano tanto ). Ma non posso che sentirmi vicina e grata, prioritariamente, a blogger come Carnesalli, e come Laterradimezzo, e Baronerosso, per come danno parole alla tristezza di tutti.

mercoledì 1 settembre 2004

Fra chi blogga ci sono altre mamme, e io le immagino un po' confuse, come me, sull'educazione sentimentale da trasmettere in qualche modo, con le parole o con l'esempio diretto, alle figlie e ai figli.  Glielo diciamo, LAICAMENTE,  che "vissero felici e contenti" (e sessualmente felici - sia LUI, sia LEI * -dentro le mura di casa)  è  una formuletta ancora valida ? Mah... Io credo di sì, ma io sono anche una che crede nell'utopia...


*i tempi e il linguaggio dell'erotismo femminile: e chi glieli insegna ai ragazzi? CHI? Quanti ragazzini  crescono convinti che l'egoismo maschile sia in fondo una cosa "normale" ? Quante ragazzine pensano che sia giusto prendere poco piacere e darne in compenso tanto?  Poi però, quando saranno donne, avranno ogni sera nel letto un misterioso mal di testa...vendetta di un corpo stanco di non ricevere.