venerdì 24 settembre 2004

In risposta a Lorenzo: certo, sono un po' più me stessa quando metto sulla mia pagina emozioni mie,  solo ed esclusivamente mie. Ma non trascurerò mai (ed è questo il mio mestiere, anche) l'opportunità di far viaggiare anche attraverso il mio blog pensieri altrui che meritano d'essere visti da molti occhi che amano "guardare insieme". Così con molto piacere ritaglio dal blog di fiorile:

Tempo perduto, tempo perso


Non so bene che cosa chiamo blog, se sia tempo perduto o tempo perso.
Se è una porta che casualmente un giorno ti si apre come una specie di pretesto e, oltre la sua banalità, ti accorgi che è tempo di capire che, per quanto esile e invisibile, c'è un filo che congiunge il tempo reale, della presenza, della vita che apparentemente ripete le solite cose, con un tempo perduto. Forse il blogtime è tempo perduto, una specie di condizione di vacanza senza fine, una specie di assenza, di mancanza che non interrompe però il tempo reale ma l'attraversa come una festa gioiosa che sta sotto e al fondo del peso di vivere, come un esilio in patria, come un altr-ove nell'ove. Ci passi dentro e capisci - ecco il pretesto - che c'è un invisibile cordone ombelicale che tiene in contatto la vita con le sorgenti della vita, dove non può che scorrere piacere, qualcosa di buono. E quel qualcosa di buono e di infinitamente piacevole o, meglio, di piacevole senza interruzione, lo puoi trovare anche qui.
Qualcuno ha detto che "nessuno potrebbe stare a questo mondo un giorno intiero senza che un filo di piacere gli scenda dentro e gli salga alla mente...".e a partire da qualsiasi tipo di esperienza, la vera e anche la virtuale, perché no.
(...) nessun sentiero prima che qualcuno lo lavori con l'asfalto per farne tracciato e direzione obbligati è a senso unico; non ho ancora trovato, osservando un po' la vita vivendola, punti di non ritorno ....





 


venerdì, settembre 24, 2004








9 commenti:

  1. ...ti ringrazio Mirella, di più perchè non ci conosciamo e il tuo pensiero di con-dividere ancor prima di dividere-scandire-determinare un io scrivente da un tu scrivente - credo sia questo all'inizio il conoscersi in questo spazio - è più bello ancora....grazie, fiò :)a rileggerci presto....;)

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  2. Dato il mio poco tempo per la lettura dei blog, ti ringrazio per le efficaci segnalazioni che, puntualmente, ci offri... ciao

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  3. :-) (che bello due amiche che si incontrano... :-)

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  4. scusa ma dov'è finito quel post con la frase (bellissima) di Jung ? :-)

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  5. tu sai come sono distratta! Quando butto butto...e...quel post è finito probabilmente nell'ultima raccolta della carta. Ma lo riscrivo qui: "Di solito incontriamo il Sè quando siamo soli, ma vi è un' eccezione, quando il Sè può manifestarsi come fattore collettivo, perlopiù soltanto in piccole cerchie di amici, e allora è un'esperienza particolarmente numinosa, ancor più forte di quando la si vive da soli!" (...)"Qunado siamo in gruppo, dobbiamo nascondere la nostra integrità più intima, il nucleo della nostra personalità etica, tranne che in simili eventi, in cui ci si sente tutt'uno con gli altri. "

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  6. Ecco perchè mi rattrista se un blogger all'improvviso smette di parlare di sè e comincia a parlare d'altro. L'interessante del blog non è la maschera, è esattamente il suo contrario.

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  7. Cara Mirella devo dire che hai centrato il problema...il sacro timore del computer... :-)
    Grazie, comunque, per l'incoraggiamento... forse un giorno...
    Leggo inoltre post splendidi, che ammiro per la profondità del pensiero o per la spontaneità del dire o per la bellezza della poeisa.. che potrei dire io?ciao e buona giornata

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  8. Ciao Mirella, grazie per i tuoi commenti sempre lusinghieri, per me scrivere è mandare lettere al mondo ed è bello sapere che arrivano da qualche parte. Messaggi nella bottiglia.
    Se vieni in Marocco puoi contattarmi senza problemi. :)
    Tristan

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