LAVORO D'ARCHIVIO
Chi mi conosce sa (cara Maria Grazia....come ti invidio!) che sulla mia scrivania quando arriva dicembre rimane ormai solo lo spazio per appoggiare una penna. AL MASSIMO! Il resto è occupato. Così i cassetti , le mensole, tutto straripante di fogli di appunti di cose fatte di cose in corso di cose in arrivo di cose che non si sa mai forse potrebbero interessare un giorno. E' così che mi gira fra le carte una poesia di Montale ormai da mesi, e non so proprio dove appoggiarla. L'appoggio qui, che tanto splinder per qualche anno non credo che chiuda baracca. Così è al sicuro, e cestino il foglio. Buona lettura. (e poi questa premessa è la continuazione pratica dei versi del poeta)
DUEMILA
Eravamo indecisi tra / esultanza e paura / alla notizia che il computer / rimpiazzerà la penna del poeta. / Nel caso personale, non sapendolo / usare, ripiegherò su schede / che attingono ai ricordi / per poi riunirle a caso. / Ed ora che mi importa / se la vena si smorza/ insieme a me sta finendo un'era. (Eugenio Montale)
Per rispetto a chi lavora, non inserisco una foto della mia scrivania. Da sganasciarsi ancora di più per quello che riesco a fare in condizioni (ad occhi di altri) disastrose!!!
RispondiEliminaahahahah ancora ti ricordi del mio post eh??? sai, ho fissato a lungo questa immagine che hai lasciato..e mi prende la voglia di un mio sogno a cui ricorro spesso quando mi sento giu'..i filari di alberi con un vialetto che portano a una casina..una casina speciale..con un tappeto verde a terra..il camino..dove scaldarsi..sapere che li' non succede nulla di male..amo molto questa mia casina di fantasia ma non poi tanto di fantasia..grazie per averla raffigurata. Maria Grazia.
RispondiEliminaDiffido sempre di chi ha scrivanie sgombre. Solidarizzo con chi condivide il mio accumulare carte su carte.
RispondiEliminaUna volta, un conoscente entrando nel mio ufficio si sorprese di trovare la scrivania riordinata.
Non vedendomi subito chiese: "ma è stato licenziato?"
Un solidale sorriso
cara,
RispondiEliminaha ragione montale che pure è stato un grande. Si finisce. E pure se mi è assai caro il Nume, questa non gliela passo... mi pare esagerata l'ironica amarezza, un pò mi ricorda mio suocero, grande intellettuale e fine conoscitore d'arte e letterature e scienze tutte, che si incazza e dice "ma se continuiamo con l'archiviare tutti i dati su supporti ottici o magnetici, cosa faremo ogni volta che cambiano gli standard? copie su copie? e poi se ai posteri mancherà l'energia per attivare gli apparecchi di lettura che accadrà? Non sapranno nulla...oggi invece possiamo ancora leggere e conoscere ciò che è stato detto scritto 1000 anni fa ed oltre grazie alla stampa..."
ed io allora, "si caro, certo, hai ragione..."
però, lui non ne vuole sapere di finire!
ilmioblog
beh.........non amo Montale, anzi oserei dire che mal sopporto, molte delle sue poesie....però un saluto a te lo lascio ugualmente...
RispondiEliminaGiovanni
ciao bello il lavor o di archivio lo fa ccio pure io
RispondiEliminaPassa a bere qualcosa da noi per scaldarti un po' in allegria! Vedrai che le carte aspettano dai. Maria Grazia.
RispondiEliminagrazie per la capannina...quanto costa l'affitto?;-)
RispondiEliminaun sorriso
veradafne