STEREOTIPI...
Leggo da Maluna:
Non si fa altro che dire: a Napoli si va in due e senza casco sugli scooter... ma c'è mai stato qualcuno che sia andato a indagare su come stanno le cose? c'è mai stato chi si è fatto spiegare che i caschi li mettono i sicari, mentre molti vanno senza casco per paura di essere scambiati per qualche malvivente e passare un brutto guaio se non peggio , anche con le Forze dell'Ordine ?
leggendo ho come la sensazione che non ci sia via d'uscita, ma così non può essere.
RispondiEliminaè vero che il problema dei caschi è il minore e che nasconde un disagio ben maggiore. eppure da qualche parte bisognerà pur cominiciare a cambiare. forse in più ambiti contemporaneamente.
ed è importante che ognuno smetta di credersi e pensarsi vittima, bensì che si inizi a rendersi protagonisti e responsabili di un cambiamento che deve avvenire anche nelle piccole cose, nei piccoli gesti.
c.
La legalità inizia dalle piccole cose, non vorrei citare, ma devo " la teoria delle finestre rotte" o quella del " viaggiare senza biglietto".
RispondiEliminaMi lascia perplesso questo tuo post.
Un saluto
Giovanni
Giovannim, non essere perplesso: ho citato un frammento di post di un'amica, perchè io una simile spiegazione non me l'ero proprio mai data. E se fosse così "diffusamente", come descritto da Maluna, non è possibile immaginare gradi cambiamenti a corto termine.
RispondiEliminaci tengo a precisare che non è mia intenzione giustificare in alcun modo certi atteggiamenti. Volevo solo far capire che alcuni luoghi comuni non servono ad aiutare a cambiare le cose ma solo a nascondere la realtà... è facile dire cosa si vede è difficile cercarne la ragione reale
RispondiEliminaMaluna
ho sentito proprio due sere in televisione che i ragazzi non mettono il casco perchè i boss lo vietano, chè devono riconoscere chi entra nella loro zona.
RispondiEliminaquindi, se vogliamo, è molto più grave: non si tratta solo di un'infrazione al codice della strada ma di una delle tante intimidazioni.
Riportare solo un pezzo di un post mi sembra molto fuorviante.Sono molto deluso dal qualunquismo italiano ma so che il problema siamo noi napoletani...
RispondiEliminaIl casco lo mettono molte persone a Napoli....fidati...i problemi sono ben altri.Saluti da un napoletano di Napoli
- Drago78 - Mi trovi perfettamente in accordo con te, i veri problemi sono ben altri. La legalità è vero che è da ri-costruire ed occorre un lavoro "certosino", lento, ma continuo.
RispondiEliminaSaluto
Giovanni
La citazione è stata presentata come citazione, e si può pure "linkate" per andare allo scritto completo. Ho messo in evidenza solo questo aspetto perchö a QUESTO aspetto IO non avevo mai pensato, e fa pensare. Non c'è giudizio nella mia citazione, c'è solo una LETTURA. Un dettaglio in mezzo ad una realtà complessa.
RispondiEliminad'accordo con Mirella, un post è sempre una provocazione per discutere...ai giudizi caso mai ci si arriva non ci si parte ..infatti tocchi un tema che scotta. Ho visitato la realtà di Napoli per due anni, ho parlato con molti napoletani veri di Napoli per arrivare a capire quasi nulla ...solo che il groviglio di disagi è tanto fitto e stratificato nel tempo quanto sono intrecciate le storie di questa magnifica città e che loro la matassa se la vorrebbero ancora una volta sbrogliare da sé, ritenedo inaccettabili tentativi dall'esterno...ma le trasformazioni della società rendono praticamente impossibile questo tentativo dall'interno e così le violenze si moltiplicano, diventando addirittura irriconoscibili ovviamente il mio è solo un punto di vista, ho molto rispetto per Napoli
RispondiEliminaNon è un problema di Napoli o Palermo, ma tutto il sud, a cominciare da Roma. Quanti ciclomotoristi, magari in due, senza casco ci fanno vedere i filmati dei vari tg? In un negozio di un paese del sud avevano un solo – confermo uno – casco in vendita! Non è un problema solo dei ragazzini, perché molti adulti circolano, non in zone a rischio come Napoli o Palermo, a mo’ di sfottò con il casco appeso al manubrio. Le forze dell’ordine dicono di avere altre priorità, e così il problema va in loop. È una questione di cultura, di rispetto delle leggi. Ardovig
RispondiEliminaP.s. Al nord c’è chi infrange la legge lasciando l’auto in seconda fila, magari per andare al bar, bloccando sia la circolazione sia chi ha parcheggiato regolarmente.