Un post dedicato a Malù, che con la punta delle dita accarezza il vetro del portaritratto. È una delle ultime fotografie scattate a Jean Luc, che qui ha lo sguardo serio e gli occhi che ricordano tanto quelli di Federer,ha un viso bello, quasi un sorriso, e Linette in braccio, la mia Linette che con lui è stata da subito più dolce del solito.
I primi giorni quel ritratto l'ha seguita dappertutto, non si spostava da qui a lì senza portarlo con sè (una tenerezza infinita). Vicino, ancor di più, se possibile, al suo corpo, al suo cuore, ai suoi occhi persi. Ai suoi pensieri senza ancoraggi.
Questo post è per Malù, sì.
si
RispondiEliminae come si possono trovare ancoraggi quando il dolore ti sovrasta come un'onda? In certi momenti della vita non ci sono parole, ma solo silenzi, silenzi senza tempo.
RispondiEliminaun abbraccio a Malù, grande
Io ti lascio il mio Abbraccione un po...più forte.
RispondiEliminaAlessandro
Grazie. Un grazie "un po' più forte", come l'abbraccio di Alessandro.
RispondiEliminaleggi..da papa'...
RispondiEliminaAbbraccione.
davvero ci restano gli abbracci.
RispondiEliminaDigito e cancello in continuazione perchè... ogni parola mi sembra inutile davanti ad un dolore così maledettammente forte.
RispondiEliminaLasciati abbracciare.
Ciao.
Cri
Non conosco, ma percepisco.
RispondiEliminaE mi unisco ai vostri pensieri.
Mirella, dove sei?
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