Per il piccino rapito , prima di tutto per lui.
Per chi si sente in questi giorni in uno smarrimento che impaurisce.
Seduta sulla panchina di sasso stasera sono andata a parlarle .
Se anche lui si fermerà lì, dove ho sostato io, allora qualcosa potrà accadere.
Dapprima questa tappa di pulizia morale , a fondo, poi finalmente affronteremo, parlandone assieme, la verità intera.
Bello questo tuo pensiero. Di questi tempi si sente molto parlare, parlare, parlare e basta di “pulizia”, di “etica”, anche negli affari. C’è stato anche chi, nella sua campagna elettorale ha coniato il neologismo “polietica”, salvo a scordarsene il giorno dopo la sua elezione. Solo chi riesce, magari anche senza parlarne, a far suo e a mettere in pratica il tuo appello, potrà anche guardare solo da un punto di vista artistico il quadro del tuo post precedente. Buonagiornata, Ardovig
RispondiEliminapulizia morale... mi sa di ordinato, armonico, semplice, retto, profumato, mi sa di molto difficile, ma molto semplice se si seguono i sentieri giusti (da percorrere come i pesci che risalgono il corso del fiume per tornare alla sorgente...)
RispondiEliminaAnnunciazione
RispondiElimina(La parole dell’Angelo)
Tu non sei più vicina a Dio
di noi: siamo lontani tutti. Ma tu hai stupende
benedette le mani.
Nascono chiare a te dal manto,
luminoso contorno:
io sono la rugiada, il giorno,
ma tu, tu sei la pianta.
Sono stanco ora, la strada è lunga,
perdonami, ho scordato
quello che il Grande alto sul sole
e sul trono gemmato,
manda a te, meditante
(mi ha vinto la vertigine).
Vedi: io sono l’origine,
ma tu, tu sei la pianta.
Ho steso ora le ali, sono
nella casa modesta
immenso; quasi manca lo spazio alla mia grande veste.
Pur non mai fosti tanto sola,
vedi: appena mi senti;
nel bosco io sono un mite vento,
ma tu, tu sei la pianta.
Gli angeli tutti sono presi
da un nuovo turbamento:
certo non fu mai così intenso
e vago il desiderio.
Forse qualcosa ora s’annunzia
che in sogno tu comprendi.
Salute a te, l’anima vede:
ora sei pronta e attendi.
Tu sei la grande, eccelsa porta,
verranno a aprirti presto.
Tu che il mio canto intendi sola:
in te si perde la mia parola
come nella foresta.
Sono venuto a compiere la visione santa.
Dio mi guarda, mi abbacina …
Ma tu, tu sei la pianta.
(R.M. Rilke)
...sì..prima di tutto per il piccino:-)
RispondiEliminasperiamo...
un sorriso
veradafne
Grazie.
RispondiEliminaHo la speranza che le ragioni di questo post siano passate.
tanto faticoso è questo post...
RispondiEliminaLa verità è già faticosa di suo.. e per una verità intera bisogna avere un bel tavolo grande su cui distenderla per ben benino...poi si affronta tutto con calma, mangiando un pezzetto di pane alla volta..era questo il pane che ti serviva?:-)
un sorriso
veradafne
Le cose importanti cara Vera sono faticose...lo sappiamo. Grazie del pane, sei cara!
RispondiEliminachissa' come stanno le cose ora... sono sconnessa da ogni notizia...
RispondiEliminati lascio un saluto notturno.
RispondiEliminaGiovanni
ripasserò appena possibile a rileggere tutti i vostri commenti , grazie, per ora!
RispondiEliminanon so se sia uno scherzo o se è vero..
RispondiEliminaè sparito il mio blog..e mi dice che è stata rimossa pa pagina...che si fa?
un sorriso pensoso
veradafne
MaVeraaaa! E' il sig. Splinder che sta lavorando, che altro vuoi che sia? Un abbraccio :-)
RispondiEliminala speranza si nutre di sé, se dovesse nutrirsi di feedback sarebbe morta millenni fa. Buona giornata, NM
RispondiEliminaehheeh now è tragicamente quasi vero quello che dici . Quasi...:-)
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