LETTERA PUBBLICA

 

Egregio Signor Splinder

con difficoltà vinco la riservatezza per dichiarare finalmente pubblicamente il mio disappunto per la totale mancanza di rispetto che Dino ha nei confronti di sua moglie Dina, una femmina che lui ha amato praticamente per il tempo di un paio di copulazioni, per poi passare all'indifferenza pressoché totale.  Dina è stanca di aspettare attenzioni che non arrivano, è stufa marcia di questo suo marito che appena sente odore di non si può dire si mette a fare il balletto dell'innamorato perso, incurante della dignità di chi subisce passivamente queste sue performances da maschio perennemente in calore. Dina, come il personaggio della Dunne ha deciso di non più volersi considerare la metà di niente. Svegliati Dino, siamo nel terzo millennio, gli grida là ogni notte attraverso le maglie della rete metallica che li separa. Ma lui niente, finge di non sapere, di non sentire. A proposito di metà, signor Splinder, ma le pare giusto che Dino abbia la metà esatta del (mio) terrazzino, e la seconda metà se la debba dividere Dina con  due figli avuti a suo tempo proprio con 'sto screanzato d'un maschio egoista? Dina, non avendone avute mai in privato, chiede ora finalmente pubbliche scuse sul presente blog e auspica ( condivido in pieno questo auspicio) che dopo una bella cenetta che consumeranno questa sera al chiaro della luna si possano instaurare fra loro rapporti sani ed equilibrati.

RingraziandoLa per avermi consentito attraverso questo spazio di esprimere non solo il mio pensiero, ma soprattutto quello della mia bellissima coniglietta Dina, La saluto cordialmente.