lunedì 11 gennaio 2010

Grazie cara Deli (amica non a caso da più di 30 anni)  per questa poesia, che risponde al post precedente.


Che io non sia un inquieto fantasma
che segue ossessivo l'andare dei tuoi passi
al di là del punto in cui mi hai lasciato
ferma in piedi nell'erba appena spuntata.

Tu devi essere libera di prendere un sentiero
la cui fine io non senta il bisogno di conoscere,
né febbre affliggente di essere sicura
che sei andata dove io volevo andassi.

Quelli che lo facessero cingono il futuro
fra due muri di ben disposte pietre
ma segnano un cammino spettrale per se stessi,
un arido cammino per ossa polverose.

Dunque tu puoi andare senza rammarico
intanto da questo paese familiare,
lasciando un tuo bacio sui miei capelli,
e tutto il futuro nelle tue mani.

Margaret Mead

4 commenti:

  1. Un abbraccio Mirella,
    nel mio silenzio....

    Una poesia che tocca l'anima e il cuore,
    quando è tempo di lasciar libere le anime..
    Il destino ha un percoso,
    un cerchio si chiude...
    Lasciare liberi....

    Grazie...di tutto

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  2. Non conoscevo questa poetessa, adesso recupero.
    Molto profonda.
    Ciao

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  3. Ciao "mamma Mirella"
    perdonerai questo figlio così latitante ma non è l'affetto che viene meno è solo il tempo che mi rema contro.

    Un abbraccione.

    Alessandro

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