venerdì 9 aprile 2010

TRAPPOLE COSIDDETTE AMOROSE, A VOLTE MORTALI


C'era un'atmosfera serena, luttuosa ma quasi lieve, alla veglia funebre della donna ammazzata. È giusto che ci siano andate, dopo di me, anche mia figlia e la sua amica. Che conoscano l'importanza della solidarietà di tutta la comunità. Abbiamo la fortuna di non avere a che fare con il giornalismo feccia di Canale cinque, o Porta a porta, o Studio aperto e tutto il resto, qui. Per questo è ancora possibile fare queste cose così umane e ovvie.


La donna rinchiusa nella bara chiara, semplice, è la stessa che i telegiornali italiani continuavano a menzionare qualche giorno fa ad ogni ora, la donna trovata nel lago di fronte alla villa di Clooney, la giovane massacrata prima di essere buttata nel lago... E si pensava povera donna chi eri? chi è stato? Un uomo che conoscevi, che amavi?  Una banda di ubriachi criminali? Uno sconosciuto serial killer?


Come un terremoto arriva la notizia: questa donna abitava a un centinaio di metri da casa mia, cognata di un caro amico.


Beatrice per quante sere hai subito le liti violente di quell'uomo prima di essere uccisa, e dentro quale  fragilissimo e permeabile cassetto segreto dell'anima hai tenuto nascosto il tuo bisogno di cambiare vita, di mollare quell'uomo - quello stato di infelicità quotidiana- che ti avrebbe un giorno ammazzata?


Perchè non lo ha intuito per tempo, di essere seriamente in pericolo?


Io... lo avevo intuito, molti anni fa: sentivo di essere ancora in tempo. E ho agito. Non saprò mai cosa ho evitato, l'importante era genericamente evitarlo.


Uomini, non vi fa orrore sapere di essere temuti? Sapere che le donne (che conoscono il vostro catalogo dei mille modi per usarle e violarle) ormai non si fidano più e scrivono presentandosi su facebook, nel momento più bello e creativo della vita, come ha fatto Tamara, un'amica di mia figlia, "single accanita"? Non vi pare un insulto alla vita? 


Donne picchiate, violate, uccise, quando è stato il momento in cui potevate ancora fuggire  e non lo avete fatto, per paura della solitudine e di qualche lacrima che si sarebbe presto asciugata nelle chiacchiere di ironia profonda sugli uomini come solo le amichesanno fare? (Vero Deli, Eli, Veraaa...) ? Bastano poche settimane per capire come è un uomo, per intuire se sarà un' unione felice o una lenta trappola micidiale.


"Single accanite" non è un bel termine, anzi è bruttissimo, noi donne vitali non è esattamente questo che vorremmo, ma è una bella protezione da praticare, in attesa di un vaccino contro il senso maschile di comune infelicità di coppia. O in attesa di un uomo migliore.Anche, perchè no?



Beatrice, se tu sei in un altrove dove si può fare qualcosa per questo nostro piccolo mondo, allora vai alla ricerca di tutte le donne uccise dai mariti e dai fidanzati, e tutte insieme aiutateci a cambiare questa maledetta rotta.

4 commenti:

  1. Un abbraccio a te, cara Amica Mirella, e a tutte coloro che sono costrette ad essere chiamate "single accanite".ArdovigP.s. sulla notizia, su come fu proposta da alcuni giornali italiani.

    RispondiElimina
  2. ... e se accanto alle single accanite mettessimo le single in mancanza di meglio?Una relazione con un uomo, decente, per me non è una cosa impossibile, solo che bisogna riferirsi ad un paio di nuovi parametri rispetto al passato.Gli i'm-an-artist non possono credere di potersi appoggiare in eterno al loro fascino artistico...Eli

    RispondiElimina
  3. That’s what MBT M.Walk are striving to answer. MBT M.Walk Shoes stands for Masai Barefoot Technology. Simply put, these are shoes that were designed to simulate walking around barefoot in the sand.When the designers were first coming up with the idea of BT M.Walk Shoe , they looked to East African runners.

    RispondiElimina