...aspettando i delfini ascolto le mille storie che il mare mi racconta: storie di persone coraggiose, amanti della vita, delle bellezze, del loro destino, pesante o leggero che sia. Persino dei pericoli, delle tempeste, del rischio di naufragare e del sole che ritorna. Sempre. Mi suggerirà di stare lontana da chi non ha coraggio, per x ragioni, non mi dirà quali. E poi mi parlerà delle stelle, e del Nord, il luogo dove andare, che ci aspetta, che ci saprà accogliere, che sarà un'altra casa. E dei delfini, gli amici. Che nelle tempeste accorrono, fantastici, e ti fanno sorridere nonostante. E qualcuna ne approfitta per farsi dare una mano a traslocare, perchè sa che non c'è nulla di meglio, per smettere di essere tristi, di un susseguirsi di scatole da prendere portare giù, spostare là, portare sù e svuotare di nuovo e pulire porte e stipiti vetri e pavimenti e sentirti addosso il bene che fa l'essere circondati da brave persone. E intanto i giorni passano, anche se un po' lenti, e il tempo ti fa piangere ogni giorno un po' meno di ieri, di nascosto, all'improvviso, sotto gli occhiali oscuri con la testa appoggiata al finestrino del treno. Due minuti, anche meno, stop è già abbastanza. Domani le previsioni danno bello, praticamente estate. Forse smetterò di ripromettermi di multare la prossima persona che mi dirà ma come sei bella, cosa ti è successo ultimamente? Innamorata? Risponderò no, molto meglio, molto molto molto meglio, è l'estate che arriva.
"Un giorno solo di navigazione, e tu guarda come è già dolcemente lontana la costa. Senza strappi.
È rimasta lì, mentre il viaggio prosegue.
Verso si vedrà."...che devo dirti Mirella, a me queste parole mi danno un senso di un arrivederci o di un addio...Mi sbaglio...?Questa è la sensazione che ho avuto.Alessandro.
No no hai ragione caro Alessandro, era un addio, sì. Con la testa. Con il cuore forse un arrivederci... I distacchi per me sono lame pungenti, come vedi.
fra non molto incontrerai dei delfini...
RispondiElimina...aspettando i delfini ascolto le mille storie che il mare mi racconta: storie di persone coraggiose, amanti della vita, delle bellezze, del loro destino, pesante o leggero che sia. Persino dei pericoli, delle tempeste, del rischio di naufragare e del sole che ritorna. Sempre. Mi suggerirà di stare lontana da chi non ha coraggio, per x ragioni, non mi dirà quali. E poi mi parlerà delle stelle, e del Nord, il luogo dove andare, che ci aspetta, che ci saprà accogliere, che sarà un'altra casa. E dei delfini, gli amici. Che nelle tempeste accorrono, fantastici, e ti fanno sorridere nonostante. E qualcuna ne approfitta per farsi dare una mano a traslocare, perchè sa che non c'è nulla di meglio, per smettere di essere tristi, di un susseguirsi di scatole da prendere portare giù, spostare là, portare sù e svuotare di nuovo e pulire porte e stipiti vetri e pavimenti e sentirti addosso il bene che fa l'essere circondati da brave persone. E intanto i giorni passano, anche se un po' lenti, e il tempo ti fa piangere ogni giorno un po' meno di ieri, di nascosto, all'improvviso, sotto gli occhiali oscuri con la testa appoggiata al finestrino del treno. Due minuti, anche meno, stop è già abbastanza. Domani le previsioni danno bello, praticamente estate. Forse smetterò di ripromettermi di multare la prossima persona che mi dirà ma come sei bella, cosa ti è successo ultimamente? Innamorata? Risponderò no, molto meglio, molto molto molto meglio, è l'estate che arriva.
RispondiEliminaessì :-)com'è bella l'estate!
RispondiEliminadolcissima.ben ritrovata
RispondiEliminaUn arrivederci...o un addio....Salutone.Alessandro.
RispondiElimina"Un giorno solo di navigazione, e tu guarda come è già dolcemente lontana la costa. Senza strappi.
RispondiEliminaÈ rimasta lì, mentre il viaggio prosegue.
Verso si vedrà."...che devo dirti Mirella, a me queste parole mi danno un senso di un arrivederci o di un addio...Mi sbaglio...?Questa è la sensazione che ho avuto.Alessandro.
No no hai ragione caro Alessandro, era un addio, sì. Con la testa. Con il cuore forse un arrivederci... I distacchi per me sono lame pungenti, come vedi.
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