martedì 18 maggio 2010

Nemmeno le contano le negatività che accadono attorno alla sua presenza, nell'ombra sua costante, sorridente, ammaliante, divorante.  Non vi sembrano troppe coincidenze terribili, messe li una in fila all'altra? Lei vi invita a giocare, come aveva fatto con chi vi aveva preceduto, e voi -sapendo- accettate. Non ho la pretesa che questa sia scienza, giammai, chiamiamola puro esercizio di stile, nessuno si senta necessariamente incluso, oppure è semplice capacità di osservare e contare, e vedere chi c'è, lì , sempre dietro di voi: lei.

4 commenti:

  1. Sicuramente, anzi....solamente di certo c'è una LEI e si chiama  :  MORTE.L'unica che gioca e sorride di noi.Daniele.

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  2. Esistono persone ancor più pericolose della morte, sono quelle che non amano veramente  la vita, nè la propria, nè quella... delle proprie prede-giocattolo. Che la difendono: mistero. Uscite dal suo clan, continuo a dirvelo.

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  3. L'ombra e il male nelle fiabe,di Marie Louise Von Franz, ed. Boringhieri. È un libro che spiega attraverso le fiabe queste cose "sottili", e che permette di non fare confusioni  fra il male e il suo opposto.  Fra come lo si combatte e come lo si vezzeggia. Chiudo qui, perchè non è un dibattito, è solo una mia riflessione diciamo pure professionale, da osservatrice della comunicazione,  su un certo clan (del quale NON faccio parte), opinabile se fosse di concetto, ma in questo caso è di pura sensazione e osservazione. Come insegna Shakespeare, non tutto è visibile ad occhio nudo. Fosse così sarebbe facile, ma ci toglierebbe buona parte della possibilità di capire (o almeno di "leggere" ) con l'intelligenza della sensibilità.Mirella  

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  4. Libri..., Shakespeare .... Fiabe....Il fatto è  nella comunicazione, del sapere....la problematica  è nel solo fatto che, almeno io,  so  fin troppo bene l'argomento trattato da te....dove...a chi...come e quando...Questa è comunicazione Mirella.Io  sono giovane e inesperto di comunicazione ma fose sono un "giornalista d'assalto"....la diplomazia la lascio agli esperti.Il dire...senza dire...è troppo politico.Alessandro

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