sabato 29 maggio 2010

Non so se oggi mi sentivo più Edward mani di forbici  o....Serena Bobbitt ;)



 

lunedì 24 maggio 2010

E ADESSO...

...il mio nuovo anno, con l'avvcinarsi del mio mese natale, può finalmente iniziare, con tutte le sue promesse (belle) da mantenere.
E sia chiaro, a chi tiene i fili dei destini umani, che per "belle" si intende BELLE ok?

venerdì 21 maggio 2010

 

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Non si ha tempo


per fare finalmente un corso di ballo


non si ha tempo per fare una passeggiata ogni giorno di 3 ore


                    non si ha tempo per leggere 5 capitoli al posto dei soliti 2


                    non si ha tempo per facebook, per il parrucchiere, per lavare l'auto.


Per avere sempre le unghie perfette, per pagare puntualmente entro il 30 del mese. Per cambiare la lampadina sulle scale,  spenta da mesi, per lucidare l'argento delle posate.


           Si ha tempo invece  


 


Per nutrirsi, per respirare, pensare


Per andare dal medico se hai la febbre alta


Per vestirsi decentemente  il mattino prima di uscire di casa


Per onorare un contratto di lavoro  


E si ha il tempo per tenere in vita tutti gli affetti che contano.


SAPER RICONOSCERE LE LISTE DI APPARTENENZA DELLE PRIORITA' PUÒ  FORSE AIUTARE


giovedì 20 maggio 2010

In vista del mio compleanno se non sapete cosa potrebbe pacermi proprio tanto ecco qua: un cespuglio di rose profumatissime. Rare, ma a cercar bene si trovano, datevi da fare


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martedì 18 maggio 2010

Nemmeno le contano le negatività che accadono attorno alla sua presenza, nell'ombra sua costante, sorridente, ammaliante, divorante.  Non vi sembrano troppe coincidenze terribili, messe li una in fila all'altra? Lei vi invita a giocare, come aveva fatto con chi vi aveva preceduto, e voi -sapendo- accettate. Non ho la pretesa che questa sia scienza, giammai, chiamiamola puro esercizio di stile, nessuno si senta necessariamente incluso, oppure è semplice capacità di osservare e contare, e vedere chi c'è, lì , sempre dietro di voi: lei.

mercoledì 12 maggio 2010

Lettera a Silvio Soldini


Signor Soldini,


nel prossimo film darà vero una possibilità di salvezza anche a lui, e non solo a lei? Permetterà all'uomo della prossima storia di entrare nella popria crisi, soffrirne, ma seriamente, e uscirne trasformato, abbastanza adulto per prendere una decisione? Questa evoluzione nel film  "Cosa voglio di più" è data solamente alla protagonista, mentre l'amante rimane indietro, bamboccione prima, bamboccione durante e bamboccione dopo. Strutturalmente incapace di evolvere. Diamo finalmente a questi uomini, almeno nei film , la possibilità di credere nella felicità, che è raggiungibile solo se si è ben attrezzati per attraversare le sofferenze, perchè solo lì sta la forza, l'energia per crescere e cambiare?  


Non permetta che la donna sia sola in questo viaggio di maturazione, perchè una donna come la sua protagonista deve poter credere ancora in una passione vivibile con un uomo, che sia consapevole anche lui del fatto che ogni passione ha bisogno di un progetto, per potersi alimentare di Vita e non appassire nel giro di pochi incontri.


Senza progetto non vi è passione, questo lei nel film lo racconta benissimo,  è possibile al massimo un momentaneo surrogato. Che finirà in tragedia. (una grande passione buttata alle ortiche non la ritiene una tragedia?) Questo ci racconta il suo film, questa è la fotografia di una realtà che vorremmo trasformare. 


Lo faccia, signor Soldini, questo sforzo, perchè al cinema ci vanno anche tanti giovani , maschi confusi, persino un po' depressi, e non è giusto che crescano convinti che ci si possa accontentare di poco, perchè a loro dire ciò che davvero conta è imparare a sopravvivere in un immutabile e arido presente.




La felicità, signor Soldini, non la si strova nell'inganno e nei surrogati. E soprattutto non nella rinuncia.  Per cui la regali (come forza, come pulsione erotica, come fiducia profonda nella vita) anche al sesso maschile, e non solo alle donne. Queste donne come la sua protagonista, donne che sanno infine decidere, e soffrire, lottare e piangere, ma rimarranno malgrado tutto fieramente in piedi, fieramente raggianti, incapaci di rinunciare alla felicità, a costo di chiudere senza parole (come accade nel suo film) una storia d'amore che per mancanza di una trama era nata già condannata.


Facciamo cosi, Silvio Soldini: ciack, si gira da capo, e stavolta sarà "Cosa vogliamo di più": uomini e donne.  Vediamo di uscire da queste tenebre, come fanno coraggiosamente Pamina e Tamino nel Flauto Magico. O va bene anche  poco coraggiosamente, ma con la stessa infinita dose di fiducia nell' Amore, come fanno Papageno e Papagena.


 Adoro il Flauto Magico, bisogna proprio che io me lo riascolti uno di questi giorni.


(Annina, sorella mia che sei "da qualche parte", questo post è per te.)

martedì 11 maggio 2010

Non uso mai testi di canzoni per riempire questo spazio, ma oggi faccio eccezione. E dedico il testo di Pino Daniele ad A. E al protagonista del film che ho visto ieri,ad entrambi gli auguri di riuscire a trovare dentro di voi la forza per superare le vostre montagne, e da lì andare anche oltre, e finalmente trovarlo, quel sole. Perchè la passione è là, oltre la linea d'ombra. Di qua c'è il deserto...


Non ho nessuna voglia adesso
di dire che da solo non ce la farei
e quando guardo dentro me stesso
mi sento fragile
 
Non ho nessuna voglia adesso
di accettare quello che c’è
sarà che sono un po’ depresso
e non ho più margine…

 

Io voglio il sole dentro me
io cerco il sole dentro di te
Io voglio il sole dentro me
io cerco il sole dentro di te
 
Io voglio il sole dentro di me
per ritrovarti ancora tra le mie braccia
Io cerco il sole dentro di te
la luce dell’aurora a sud del mondo
 
Il sole dentro me
sei la risposta tu sì perchè
perchè ora sono pronto, sono pronto
sulla mia pelle da ovest ad est
a sud del mondo.
Sei come il sole dietro l’eclissi
in un pianeta isolato e vivo solo se esisti,
capisci lo scenario era grigio scuro,
ti giuro prima di te
ero macellaio del mio futuro
 
Ho già promesso a me stesso di dire tutta la verità
tra di noi non c’è sospetto nè alibi,
io voglio il sole dentro me
sulla mia pelle
io cerco il sole dentro di te
da ovest a est
io voglio il sole dentro me
sulla mia pelle da ovest a est
Io cerco il sole dentro di te
a sud del mondo. 
 
Io voglio il sole dentro di me
per ritrovarti ancora tra le mie braccia
Io cerco il sole dentro di te
la luce dell’aurora a sud del mondo
 
Il sole dentro me
a sud del mondo
una promessa di pioggia fresca
a sud del mondo
sei tu la brezza del deserto
che mi rinfresca a sud del mondo
 
Io voglio il sole dentro di me
per ritrovarti ancora tra le mie braccia
Io cerco il sole dentro, dentro di te
la luce dell’aurora a sud del mondo
da ovest a est 
a sud del mondo
sulla mia pelle da ovest a est
da nord a sud del mondo, a sud del mondo…



Pino Daniele, J.AX

lunedì 10 maggio 2010

Mi piace non sapere quasi nulla, di un film che sto per andare a vedere. è così anche ora, che sto per andare a gustarmi "Cosa voglio di più", di Silvio Soldini. Ho il vago presentimento che mi piacerà. Già a partire dal titolo, che sembra fraternizzare con i miei ultimi post. Vado subito a verificare, e se poi cancello il post tra poche ore non chiedetemi giustificazioni, vi prego...



venerdì 7 maggio 2010

IL PRECARIATO AMOROSO E LE PAROLE PER DIRLO: I FREQUENTANTI


Mi mancava infatti la parola: allora, mi dicevo, come la definiamo questa cosa?


Mi è venuta incontro l'Isola dei famosì, proprio il reality  che stigmatizziamo con veemenza ma che se ci capita di fermarci lì per qualche minuto con il telocomando diciamo che in fondo male non fa.


È così infatti che io l'altra sera ho ascoltato l'intervista di Simona Ventura al giovane candidato vincitore, trent'anni già fatti.


- ma tu, prima di entrare nell'isola, eri impegnato, sentimentalmente?


- no, sì, no, frequentavo...( calca sul verbo: "frequentavo")


- ahahahah! (ride di gusto) come dice Ivana Trump: nothing important! hhahahahaha!


- sì volevo andare nell'isola e vedere cosa capitava.


Di quello che esattamente intendesse dichiarare l'intervistato non sappiamo altro. Fatti suoi.


Ma quel "frequentare" è geniale.


Dice tutto. Dice che c'è un nuovo tipo di approccio amoroso, oggi. No, ovvio, c'è sempre stato, ma oggi è il modello vincente. (vincente...?).  Apprezzato moltol molto  più dagli uomini che dalle donne (sì, caro "figlio" Alessandro, anche se tu mi parli delle eccezioni). Uomini di ogni età, come dicevo qualche post fa, che candidamente si limitano a "frequentare". Sentendosi in questo modo assolutamente LIBERI. Di esserci, ma a tratti, di lasciarsi desiderare, di amare, di non amare, di nemmeno saperlo bene, di giocare, di sparire e eventualmente riapparire, magari un giorno. "Amichevole frequentazione". Molto sportiva, molto moderna. Senza vincoli, che stringono, fastidiosi.


Io mi sono chiesta: ma lei, la "frequentata", come sta? Anche lei è del genrere "oggi ci siamo, domani vediamo"?  o è invece una giovane donna (il trentenne si definisce ragazzo, lei giovane donna) che desidera un rapporto sicuro, affidabile, sul quale poter contare? E magari lei ha 10 anni in più della giovane che ho visto in treno tre giorni fa, quella tenerissima biondina che parlava con l'amica del suo imminente aborto.  Diceva "lui lo sa, ma è da alcuni giorni che non riesco a trovarlo, gli scrivo messaggi e non mi risponde", e io dico cazzo se hai l'età per scopare sei grande abbastanza per assumerti delle responsabilità! "


Questa ragazzina sarà una "giovane donna", tra dieci anni, e lo vedrà partire, il suo "ragazzo", per un'isola dove accadrà quel che accadrà? , lo starà ad aspettare per mesi, per anni, convinta che lui maturerà,  e intanto lui è al sicuro accomodato nella definizione di "frequentante"?


Non potrebbero scegliere di frequentare solo ragazze o donne che a prima vista si capisce che di avere una relazione seria non gliene importa neanche un po'? No?


Ragazzina, dopo l'aborto corri dalla tua più cara amica, e parlatene, e riparlatene, e chiaritevi bene le idee, sulle questioni amorose, e state in guardia, perchè l'amicizia amorosa è una balla stratosferica. Può fare male, molto molto male.


P.S Strano: di aborto non parla nessuno. Se non quando il tema diventa politico, da "porta a porta".


 


 


 

giovedì 6 maggio 2010

IL MIO SORRISO



Basta osservarmi una sola volta sorridere, per conoscermi: c'è scritta la mia vita, in quell'attimo. Occorre però essere osservatori, buoni osservatori. Gli altri vedano pure gli occhi, la fronte, il naso, le rughe, la mia età, la bocca. Ma io sono sempre soltanto il mio sorriso.

martedì 4 maggio 2010

Si sguazza fra le domande, talvolta...



Quale carta devo girare, per trovare la risposta, l'unica vera risposta?


E qual è, esattamente, la domanda?

domenica 2 maggio 2010


Ecco, è capitato


Credo di essere triste.


Credo di essere così triste da far fatica a capire quanto...


Oggi mia figlia ha riempito una valigia, ha chiesto i soldi per il biglietto, l'ho accompagnata alla stazione ed è partita. 


Ora sono fuori casa tutt'e due. I miei grandiosi figli diventati grandi.


Linette che si mangia stasera? Una minestrina va bene? Sì dai che abbiamo esagerato un po' in dolci ultimamente ;)