venerdì 7 gennaio 2005

 Nel suo post di oggi Daisy (http://mirta.iobloggo.com/ ) disserta su una parola: SPERANZA.

Io ne propongo un'altra, anzi,  altre due (espressioni, più che parole): l'espressione "ti invidio" e l'espressione "ti ammiro". Che bello se ogni volta riuscissimo a scegliere con consapevolezza quale delle due sia la più appropriata. Se invece questa scelta la dobbiamo lasciare all'inconsapevolezza  altrui...sai quante volte verrebbe voglia di dire "oh, ma grazie, riprenditela pure (l'invidia)" Ma il più delle volte arriva l'altra espressione , quella "buona", meno male Le parole, si diceva, contano.

Sto costruendo, ora, la sera sono affaticata come un muratore, perdonatemi se qualche volta (a parte le difficoltà nel dover usar questo piccolo portatile che mi incasina le parole) sarò una vostra amica-lettrice-silenziosa. E poi...e poi manca ancora il nome, chi non sa di che cosa sto parlando deve andare un po' indietro nell'archivio...heheheeheh

12 commenti:

  1. sì...è un po' un temino mi scuso ...ma guardate l'ora e capirete che  le ridondanze sono perdonabili ;)

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  2. ...e poi ero stufa di quel post che potrebe essere una bufala. Chiederò davvero a Paolo di fare una piccola verifica...

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  3. Eh sì, le parole contano;) La manifestazione di invidia presuppone, nemmeno tanto velatamente, il fatto che chi invidia ritenga l'invidiato/a usurpare un posto che non si merita ("che cos'ha lui/lei più di me? Perchè non posso esserci io, al suo posto?") Forse chi dice "ti invidio" vuole in qualche modo liberarsi di questo peso che ha sulla coscienza...Forse. Daisy

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  4. Eh sì, le parole contano;) La manifestazione di invidia presuppone, nemmeno tanto velatamente, il fatto che chi invidia ritenga l'invidiato/a usurpare un posto che non si merita ("che cos'ha lui/lei più di me? Perchè non posso esserci io, al suo posto?") Forse chi dice "ti invidio" vuole in qualche modo liberarsi di questo peso che ha sulla coscienza...Forse. Daisy

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  5. e lo sai perchè non potrebbe esserci, Vera? Perchè per certe scelte occorre più che il coraggio  o la bravura, più che la forza e la costanza, la fiducia. Nel proprio futuro, nel destino che deve fare la sua parte, noi non possiamo provvedere e prevedere proprio tutto: una parte è sua, incontrollabile. Io conosco la fiducia, strano per una fiammiferaia, dirai. Sì, molto strano;) E non credo nemmeno che sia un vero merito, da ammirare o da invidiare: ci sono nata. No, non ci sono nata, la iducia fa parte della mia rinascita, quella da grande.

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  6. opsss...ho scritto Vera, volevo dire Daisy. Il fatto è che queste due signorine si assomigliano parecchio, ma si conoscono? Sono gemelle?  

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  7. Bellissimo quello che scrivi, Mir. Non se ne parla mai, di questo. Della fiducia.Della fiducia che in realtà conta quanto, se non più, del talento, dei meriti, e anche della "fortuna". La fiducia è quella capacità di "abbandonarsi positivamente" agli eventi, dopo aver fatto la propria parte. Fiducia contiene in sè stessa, etimologicamente, la parola "fides", fede. E a me piace pensare alla "fiducia" come a una sorta di fede laica nella vita. Nel senso, appunto, di "abbandono positivo agli eventi". Tutto questo è, tra l'altro, molto taoista.Potremmo dire: fai la tua parte, e abbandonati a quello che accadrà. Let it be. Io ci provo. Non sempre ci riesco. Ma so che la strada da percorrere è quella. Non ce ne sono altre. Ecco, quello che ho sempre ammirato e/o invidiato negli altri è proprio la fiducia... Buona domenica, Mir;)) DaisyP.S. Saluto anche Vera, che ogni tanto mi capita di leggere e di apprezzare;)

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  8. Bellissimo quello che scrivi, Mir. Non se ne parla mai, di questo. Della fiducia.Della fiducia che in realtà conta quanto, se non più, del talento, dei meriti, e anche della "fortuna". La fiducia è quella capacità di "abbandonarsi positivamente" agli eventi, dopo aver fatto la propria parte. Fiducia contiene in sè stessa, etimologicamente, la parola "fides", fede. E a me piace pensare alla "fiducia" come a una sorta di fede laica nella vita. Nel senso, appunto, di "abbandono positivo agli eventi". Tutto questo è, tra l'altro, molto taoista.Potremmo dire: fai la tua parte, e abbandonati a quello che accadrà. Let it be. Io ci provo. Non sempre ci riesco. Ma so che la strada da percorrere è quella. Non ce ne sono altre. Ecco, quello che ho sempre ammirato e/o invidiato negli altri è proprio la fiducia... Buona domenica, Mir;)) DaisyP.S. Saluto anche Vera, che ogni tanto mi capita di leggere e di apprezzare;)

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  9. Perché c'é sempre qualcuno che vuole farmi ballare? Che poi avevo intuito che il messaggio fosse tuo, ma visto che risultava l'utente anonimo mi son detto meglio evitare gaffes. Non ballo, assolutamente no. L'ho fatto una volta e mi ha portato veramente male. Ballare mi fa stare male, provoca in me ansia, nausea, tachicardia. Non è necessario saper fare tutto nella vita. Io ho deciso che non sapro' mai ballare. Non si potrebbe cambiare il corso di tango con la seconda parte del corso di windsurf? Ad ogni modo i tuoi commenti sono sempre un bel regalo. Mi piace specialmente quando esageri. :-)
    *Tristan

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  10. Perché c'é sempre qualcuno che vuole farmi ballare? Che poi avevo intuito che il messaggio fosse tuo, ma visto che risultava l'utente anonimo mi son detto meglio evitare gaffes. Non ballo, assolutamente no. L'ho fatto una volta e mi ha portato veramente male. Ballare mi fa stare male, provoca in me ansia, nausea, tachicardia. Non è necessario saper fare tutto nella vita. Io ho deciso che non sapro' mai ballare. Non si potrebbe cambiare il corso di tango con la seconda parte del corso di windsurf? Ad ogni modo i tuoi commenti sono sempre un bel regalo. Mi piace specialmente quando esageri. :-)
    *Tristan

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  11. grazie del saluto Daisy, ricambio con simpatia:-))
    e saluto anche Mir...ovvio:-)))
    veradafne

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  12. grazie del saluto Daisy, ricambio con simpatia:-))
    e saluto anche Mir...ovvio:-)))
    veradafne

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