mercoledì 8 agosto 2007

MOSTRUOSITA'



Si vuole sapere, si vuole capire, ma  si vorrebbe non sapere, non immaginare, non ammettere che al mondo esista il Male, e che questo Male così disumano e incomprensibile possa prendere di mira una bambina di cinque anni che voleva soltanto recarsi in piscina a riprendere una cosa dimenticata, e voleva poi naturalmente subito  rientrare a casa, la sua casa vicina alla piscina, alla piscina piena di bambini che ridono vicino all’asilo dei bambini che ridono. Una bambina che a casa non è più tornata. Una casa, una bambina, una mamma che non la vede ritornare, un piccolo tranquillo villaggio svizzero immerso nel verde e nella calma, dove tutto è sempre  armoniosamente ordinato e a posto, dove tutti si sentono al sicuro “per diritto e per nascita” e dove improvvvisamente scatta l’allarme come un urlo: la bambina è scomparsa, la bambina è stata forse rapita. Poi la certezza. Poi il sospetto che qualcuno le abbia fatto del male, poi la verità che si fa strada  soltanto quando è evaporata l’ultima goccia di una speranza che sin dai primissimi istanti lo si sente che è bugiarda. E allora ci si attacca quasi morbosamente alla cronaca, e lo facciamo volendo o no, tutti. Al dovere di cronaca da una parte, al bisogno di cronaca dall’altra, il più possibile ad una cronaca etica e rispettosa, ma bastano pochi giorni e ne parlano tutti. In parte per sapere e riflettere, in parte per non lasciare soli nel dolore i famigliari, in parte perché ci tuffiamo in un rassicurante copione lenitivo fatto di aggettivi e di sospiri e di indignazione e speriamo che bastino, tante parole, per non avvicinarci troppo all’angoscia mostruosa  di chi  non può allontanare da sé un torrente furioso di immagini terribili, di urla d’aiuto che nessuno ha udito, che nessuno ha consolato.


 

14 commenti:

  1. Credo che al mondo siano rimasti veramente in pochi quelli che non credano che il Male esista davvero...soprattutto quando si parla di violenze sui bambini.
    Quanta rabbia, quanto rancore, quante lacrime e poi i giornalisti con le loro domande spesso completamente fuori luogo...

    Moony

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  2. Credo che al mondo siano rimasti veramente in pochi quelli che non credano che il Male esista davvero...soprattutto quando si parla di violenze sui bambini.
    Quanta rabbia, quanto rancore, quante lacrime e poi i giornalisti con le loro domande spesso completamente fuori luogo...

    Moony

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  3. Cara Mirella,

    Vorrei trovare le parole per un commento che dopo le tue non sia banale. Sì, il Male esiste, dobbiamo lottare contro di esso, pur senza generalizzazioni, e difendere con ogni mezzo le bambine e i bambini e la loro innocenza e fiducia nei grandi.
    Ardovig

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  4. Cara Mirella,

    Vorrei trovare le parole per un commento che dopo le tue non sia banale. Sì, il Male esiste, dobbiamo lottare contro di esso, pur senza generalizzazioni, e difendere con ogni mezzo le bambine e i bambini e la loro innocenza e fiducia nei grandi.
    Ardovig

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  5. lottare a occhi spalancati contro il male senza perdere la fiducia ...è così difficile

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  6. Il Male..una volta veniva esorcizzato simbolicamente, ma non solo, nei racconti di orrore infantili, Orchi, Uomonero, Lupi mannari...
    oggi il male è dietro l'angolo e soprattutto in famiglia dove non te l'aspetteresti mai che ci fosse.

    Leggevo U. Eco qualche settimana fa, secondo lui i miti tragici greci erano sintomatici di una situazione drammatica di violenze che si commettevano al tempo..e data la scarsità di popolazione di allora dovevano essere percentualmente davvero rilevanti... oggi lo sono soprattutto per il gran clamore che ne fanno i mezzi di informazione ma cultura e progresso nonostante tutto hanno abbassato di molto la percentuale di questo tipo di crimine.
    Speriamo abbia ragione... anche se nel frattempo ci si evolve continuiamo a registrare l'orrore.

    bentornata

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  7. Il Male..una volta veniva esorcizzato simbolicamente, ma non solo, nei racconti di orrore infantili, Orchi, Uomonero, Lupi mannari...
    oggi il male è dietro l'angolo e soprattutto in famiglia dove non te l'aspetteresti mai che ci fosse.

    Leggevo U. Eco qualche settimana fa, secondo lui i miti tragici greci erano sintomatici di una situazione drammatica di violenze che si commettevano al tempo..e data la scarsità di popolazione di allora dovevano essere percentualmente davvero rilevanti... oggi lo sono soprattutto per il gran clamore che ne fanno i mezzi di informazione ma cultura e progresso nonostante tutto hanno abbassato di molto la percentuale di questo tipo di crimine.
    Speriamo abbia ragione... anche se nel frattempo ci si evolve continuiamo a registrare l'orrore.

    bentornata

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  8. ...penso a lei, a Madeleine, a Denise, a Tommy, che non ce l'ha fatta... Ardovig

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  9. È un fenomeno che non conosce confini. :-( Ardovig

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  10. sono tornata da pochi giorni dalla Grecia, lonatana da qualsiasi notizia che ha dato il tg e ho appreso della scomparsa della bimba... non so che dire... vorrei tanto trovare delle risposte
    Maluna

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  11. sono tornata da pochi giorni dalla Grecia, lonatana da qualsiasi notizia che ha dato il tg e ho appreso della scomparsa della bimba... non so che dire... vorrei tanto trovare delle risposte
    Maluna

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  12. Ho letto del ritrovamento del corpicino. In che brutto mondo stiamo vivendo! Ardovig

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