lunedì 8 dicembre 2008

Nella grettezza dell’anonimato...


Sono quelle persone che minano i rapporti sociali, che versano nell’orecchio l’odio, che raccomandano perfidia, che vorrebbero squalificare la credibilità di chi non ha avuto la loro stessa sfortuna di nascere con così tanti limiti.
Ma non è una questione di coraggio o vigliaccheria. Questi individui che intervengono anonimamente nei blog (è capitato anche a me, un paio d'anni fa) rispondono ad una loro essenza. Solitamente sono coloro che non godono di credibilità all’interno della comunità, sono i privi d’argomenti, sono quelli che vorrebbero la stima di tutti e che sistematicamente ne ottengono il disprezzo. Il guaio è che  noi le loro infamie  le leggiamo, vorremmo scoprire chi è l’autore e addirittura ne ridiamo dimenticando di stringere in mano scritti maleodoranti.
Oggi, come nel peggiore degli incubi, a questa gente è data l’occasione di diffondere la propria spazzatura attraverso internet. Un’innovazione così importante, un vettore di crescita collettiva, finisce con l’essere impiegato da gente che sa essere iena e carogna nello stesso tempo. A questi non pare vero d’avere a disposizione un mezzo come questo per vivere, possono rafforzare il proprio anonimato, renderlo costante, diffonderlo. Sanno che possono invadere una qualsiasi dignitosa pagina con il loro fetore.

Quell’anonimo al quale mi riferisco deride il più serio dei  blog (il blog di Mario)  utilizzando i luoghi comuni della più generica meschinità e noi ci sentiamo incapaci di risposta, forse perché non c’è una risposta. Possiamo soltanto esprimere il nostro senso di nausea, e ripensare a quando un bravo filosofo come Umberto Galimberti disse in un'intervista che i bassifondi sociali esistono, occorre farsene una ragione, ahinoi esistono. Ma non è di questa "piccolissima gente" che parlavo nel post precedente, assolutamente no.

30 commenti:

  1. In questo mondo di ladri, una delle dimensioni del quale è internet, ci sono varie ragioni per celarsi dietro un alias.

    Ma ciò che descrivi tu, e che avevo letto tra le righe del post precedente, è deprecabile.

    Tutta la mia solidarietà,
    Ardovig

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  2. In questo mondo di ladri, una delle dimensioni del quale è internet, ci sono varie ragioni per celarsi dietro un alias.

    Ma ciò che descrivi tu, e che avevo letto tra le righe del post precedente, è deprecabile.

    Tutta la mia solidarietà,
    Ardovig

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  3. Ciao Mir
    Internet è specchio della società in cui viviamo; forse una sorta di acceleratore che esalta il bello ma, ahinoi, anche le bassezze.
    Sta a noi distinguere il grano dalla pula usando, senza pietà, i mezzi che la tecnica di offre: il tasto "delete", la moderazione dei commenti anonimi, il blocco di alcuni utenti.
    Capisco però la tua sofferenza.
    Un forte abbraccio solidale.
    Matteo

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  4. Ciao Mir
    Internet è specchio della società in cui viviamo; forse una sorta di acceleratore che esalta il bello ma, ahinoi, anche le bassezze.
    Sta a noi distinguere il grano dalla pula usando, senza pietà, i mezzi che la tecnica di offre: il tasto "delete", la moderazione dei commenti anonimi, il blocco di alcuni utenti.
    Capisco però la tua sofferenza.
    Un forte abbraccio solidale.
    Matteo

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  5. Mir, si può ricorrere alla redazione di splinder per far bannare l'anonimo, credo che loro possano controllare il suo IP. Per il resto, meglio ignorarlo altrimenti si finisce per 'nutrire il troll' di turno...

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  6. Mir, si può ricorrere alla redazione di splinder per far bannare l'anonimo, credo che loro possano controllare il suo IP. Per il resto, meglio ignorarlo altrimenti si finisce per 'nutrire il troll' di turno...

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  7. nel web non esistono anonimi. impossibile restare anonimi. che poi costoro compiano azioni che non costituiscono reato e che quindi non si può rivelare la loro identità è tutt'altro discorso. Mi meraviglia però che qualcuno dia ancora importanza agli anonimi. Gli anonimi devono lasciarsi cuocere nel loro brodo.aggiungo e concludo dicendo che "anonimi" lo siamo tutti qui dentro per certi versi.
    Firmarsi Rosslare o non firmarsi affatto per esempio, poco cambia, tanto...fra di noi non ci conosciamo, salvo rare eccezioni.

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  8. nel web non esistono anonimi. impossibile restare anonimi. che poi costoro compiano azioni che non costituiscono reato e che quindi non si può rivelare la loro identità è tutt'altro discorso. Mi meraviglia però che qualcuno dia ancora importanza agli anonimi. Gli anonimi devono lasciarsi cuocere nel loro brodo.aggiungo e concludo dicendo che "anonimi" lo siamo tutti qui dentro per certi versi.
    Firmarsi Rosslare o non firmarsi affatto per esempio, poco cambia, tanto...fra di noi non ci conosciamo, salvo rare eccezioni.

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  9. Eh no...cambia. Lo dimostra l'effetto che può farti leggere un commento senza "nome" o un commento con "nome". nel mio caso (eccezionale) io ho messo deliberatamente in rete nome e cognome.

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  10. condivido Mir.

    Ma credo anche che le parole siano di chi le dice e non di chi le riceve...

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  11. condivido Mir.

    Ma credo anche che le parole siano di chi le dice e non di chi le riceve...

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  12. In teoria, cara Veraaa, funziona. Ma anche non volendo, un insulto è qualcosa che fa male, ti si infila sotto la pelle, per un certo tempo è come se avesse vita propria. Non c'è filtro automatico (se non quello retroattivo, "ragionandoci"): il male passa e andrebbe a sua volta fatto subito scorrere via, "da qualche parte". Tipo...in un'uscita d'emergenza?

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  13. In teoria, cara Veraaa, funziona. Ma anche non volendo, un insulto è qualcosa che fa male, ti si infila sotto la pelle, per un certo tempo è come se avesse vita propria. Non c'è filtro automatico (se non quello retroattivo, "ragionandoci"): il male passa e andrebbe a sua volta fatto subito scorrere via, "da qualche parte". Tipo...in un'uscita d'emergenza?

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  14. Bellissimo "mamma" Mirella!
    ...vedi però che il "bisogno" ha fatto uscire l'ingegno!
    Abbiamo tirato l'acqua e l'anonimo è finito negli scarichi!
    heheeehh
    Alessandro.

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  15. Bellissimo "mamma" Mirella!
    ...vedi però che il "bisogno" ha fatto uscire l'ingegno!
    Abbiamo tirato l'acqua e l'anonimo è finito negli scarichi!
    heheeehh
    Alessandro.

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  16. Come diceva Montaigne: le parole sono per metà di chi le dice e per metà di chi le ascolta. Questo anche per quanto concerne l'interpretazione.

    Bisognerebbe avere abbastanza forze per non lasciarsi toccare da certe affermazioni, ma è davvero difficile a volte.

    Un abbraccio a tutti
    c.

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  17. Come diceva Montaigne: le parole sono per metà di chi le dice e per metà di chi le ascolta. Questo anche per quanto concerne l'interpretazione.

    Bisognerebbe avere abbastanza forze per non lasciarsi toccare da certe affermazioni, ma è davvero difficile a volte.

    Un abbraccio a tutti
    c.

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  18. un commento senza nome è falso e ipocrita. Quasi sempre, per non dire sempre.
    però, sai quello che penso io in questi casi?

    "ciò che gli altri pensano di me è un loro problema, non mio"

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  19. un commento senza nome è falso e ipocrita. Quasi sempre, per non dire sempre.
    però, sai quello che penso io in questi casi?

    "ciò che gli altri pensano di me è un loro problema, non mio"

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  20. grazie...:-)
    Mirella

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  21. grazie...:-)
    Mirella

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  22. dai " mamma" Mirella, cambia post, tanto "quello" viene sistemato tutte le volte, come appare lo elimino, praticamente ho il pc sempre acceso posizionato su...Mille962.
    Abbraccio.
    Alessandro

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  23. dai " mamma" Mirella, cambia post, tanto "quello" viene sistemato tutte le volte, come appare lo elimino, praticamente ho il pc sempre acceso posizionato su...Mille962.
    Abbraccio.
    Alessandro

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  24. Ho appena detto al telefono all'altro figlio che noi mamme abdichiamo subito ("mamma mi dai la macchina per 3 giorni? Ehm. io veramente...ma .sì certo prendila pure!") e allora...un altro post, ok, "figlio3" :-)

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