venerdì 4 marzo 2005

ma dove finivano le vostre parole prima del blog? Ve lo chiedo qui, dopo essere stata nel blog di uno di noi, e averla pensata lì, questa domanda che sta aspettando da qualche tempo una risposta. 

57 commenti:

  1. intervallo (mentre pensate a cosa rispondermi):
    http://info.supereva.it/noanoan/blog2/stanliolio.gifr

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  2. io mi tenevo dentro, inondavo persone sconosciute incontrate in chat a volte....se ero proproi che non ce la faecvo piu scrivevo. Ho iniziato 800 volte un diario che non ho mai portato a termine. Qs si...perche c'e chi milegge. Pare strano ma mi da la voglia di sapere che c'e qualcuno che sa cosa penso e che mi apprezza comunque. Anche se mi lamento, os e dico scempiaggini o se sono divertente. Credo che da piccola sognassi una cosa del genere. Sognavo anna frank.

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  3. anch'io sognavo (come) Anna Frank, e mi piaceva sapere che eravamo dello stesso giorno di compleanno. Il 12 giugno (vi dice qualcosa questa data? La festa-blog in Svizzera! chiederò al mio sindaco adorato se ci dà un gande spazio per poterci stare tutti, e sono certa che dirà di sì). Sgru io spero che vengano in molti a leggerti, sai creare una scrittura nuova, originalissima, ed è simpatico domadarsi, leggendoti: ma in Irlanda, dove si trova Sgru, hanno le tastiere senza né accenti né apostrofi?;) Non rispondermi Sgrufoletta!

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  4. cara mirella saranno 700 800 :--) quanto alle mie parole prima del blog quelle scritte perlomeno non esistevano ...

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  5. Carlo ha 700-800 dischi in casa sua, aaarrg!!!

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  6. io le scrivevo dappertutto anche sui tovagliolini di carta poi un lngoperiodo di vuoto e poi qui ho ricominciato a scrivere-e' tutto qui-sulla carta solo le cose di prima.se un giorno cancellero' il blog tutto ritornera' dentro di me-semplicemente..
    e comunque qui dentro ci sono cose bellissime-meglio di molti libri che mi e' capitato di leggere..
    a proposito..da spiratos..non e' un prive' ..non entrare sempre in punta di piedi..io vorrei tanto che lo leggessero in molti..perche' lui e' davvero bello***
    un bacio..
    orsa

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  7. io le scrivevo dappertutto anche sui tovagliolini di carta poi un lngoperiodo di vuoto e poi qui ho ricominciato a scrivere-e' tutto qui-sulla carta solo le cose di prima.se un giorno cancellero' il blog tutto ritornera' dentro di me-semplicemente..
    e comunque qui dentro ci sono cose bellissime-meglio di molti libri che mi e' capitato di leggere..
    a proposito..da spiratos..non e' un prive' ..non entrare sempre in punta di piedi..io vorrei tanto che lo leggessero in molti..perche' lui e' davvero bello***
    un bacio..
    orsa

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  8. ...sai che ci pensavo anch'io a questo quesito? io non ho mai scritto assolutamente nulla prima del blog...anzi non mi piaceva scrivere...ma pensavo molto...sì...la mia mente era sempre in fermento...l'unica differenza è che ora scrivo mentre penso:-))) ( o penso mentre scrivo?..ma!)
    un sorriso
    veradafne

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  9. ...sai che ci pensavo anch'io a questo quesito? io non ho mai scritto assolutamente nulla prima del blog...anzi non mi piaceva scrivere...ma pensavo molto...sì...la mia mente era sempre in fermento...l'unica differenza è che ora scrivo mentre penso:-))) ( o penso mentre scrivo?..ma!)
    un sorriso
    veradafne

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  10. ...sai che ci pensavo anch'io a questo quesito? io non ho mai scritto assolutamente nulla prima del blog...anzi non mi piaceva scrivere...ma pensavo molto...sì...la mia mente era sempre in fermento...l'unica differenza è che ora scrivo mentre penso:-))) ( o penso mentre scrivo?..ma!)
    un sorriso
    veradafne

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  11. Prima del blog le mie parole non dette si traducevano a spalare neve in mezza Siberia.
    Non scrivevo più da oltre 15 anni.Quasi dai temi del liceo, credo.
    E comunque continuo a preferire leggere i blog che scriverne uno.
    Leggere mi fa sentire meno colpevole che scrivere.

    Daisy

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  12. Prima del blog le mie parole non dette si traducevano a spalare neve in mezza Siberia.
    Non scrivevo più da oltre 15 anni.Quasi dai temi del liceo, credo.
    E comunque continuo a preferire leggere i blog che scriverne uno.
    Leggere mi fa sentire meno colpevole che scrivere.

    Daisy

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  13. Prima del blog le mie parole non dette si traducevano a spalare neve in mezza Siberia.
    Non scrivevo più da oltre 15 anni.Quasi dai temi del liceo, credo.
    E comunque continuo a preferire leggere i blog che scriverne uno.
    Leggere mi fa sentire meno colpevole che scrivere.

    Daisy

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  14. ehm..mi sa che lo lascio qui per un po' questo post! Per completare la cosa verissima che ha detto orsarossa: spiratoskatapotis è su splinder, dove lei - orsarossa-va sempre a tracciare commenti di bellezza e delicatezza uniche. Non voglio pensare al destino delle scritture sui blog, portarle sulla carta è farne uno scempio, e allora...che sarà? Mi è venuta voglia di allestire un'esposizione, ma chi mi aiuta?Vera è un mistero: lei appariva, lasciava un commento e spariva nel nulla perchè non aveva un suo blog, e non osava confessarne la ragione (non sapeva come si fa!), temporeggiava, timidissima. Poi....poi andate a guardare, in pochi mesi ha fatto della sua stazioncina una città-stazione affollatissima e coloratissima. Grande Vera. Hladik (variazionisenzatema) tra altre bellissime cose ci accompagna all'ascolto della musica classica, e lo fa proponendosi come l'amico, il vicino di casa che vuole trasmetterti un piacere da condividere e poi Hladik scrive post di microgenialità su un altro blog: bimbidiblog. Torno a guardare Sanremo, che mi piace davvero molto. Ebbene si!

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  15. ...forse perchè leggere è un atto di (com)partecipazione che trova il suo senso compiuto già in sè stesso...mentre annettere un significato non peregrino allo scrivere mi sembra molto più complicato...
    Ciao Mirellik, buon end-week!

    (non ho resistito alla rima, chiedo venia:P)

    Daisy

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  16. ...forse perchè leggere è un atto di (com)partecipazione che trova il suo senso compiuto già in sè stesso...mentre annettere un significato non peregrino allo scrivere mi sembra molto più complicato...
    Ciao Mirellik, buon end-week!

    (non ho resistito alla rima, chiedo venia:P)

    Daisy

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  17. ...forse perchè leggere è un atto di (com)partecipazione che trova il suo senso compiuto già in sè stesso...mentre annettere un significato non peregrino allo scrivere mi sembra molto più complicato...
    Ciao Mirellik, buon end-week!

    (non ho resistito alla rima, chiedo venia:P)

    Daisy

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  18. (ops sorry Mir proseguivo a specificare il mio commento e non avevo letto il tuo...)

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  19. Mentre canta la bravissima Ruggero vedo che è arrivata Daisy. Su Daisy scriverei un libro, se solo sapessi scrivere. Invece è lei che sa scrivere, e come sa scrivere Daisy!

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  20. io non scrivevo diari, ogni tanto racconti, poesie, ma soprattutto raccontavo storie quasi vere alle amiche, e favole a voce, che mi piace sempre e comunque. Ah, sì, della chat, ma lì non scrivevo... giocavo, più o meno seriamente. Poi scrivevo lettere struggenti a innamorati insipienti. Molto meglio il blog, si :-)
    (parto, vado da quella che ormai è un po' la mia famiglia di Sermide :-)

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  21. Mir, sei sempre troppo carina, davvero;)
    Io invece mi accontenterei di leggere un libro in grado di illuminare almeno un poco il rapporto conflittuale che ho con la scrittura (non con quello che scrivo io, ci mancherebbe...ma sulla scrittura intesa nella sua "necessarietà")...
    Se qualcuno ha qualche testo da consigliarmi lo leggerò d'un fiato...

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  22. io non scrivevo diari, ogni tanto racconti, poesie, ma soprattutto raccontavo storie quasi vere alle amiche, e favole a voce, che mi piace sempre e comunque. Ah, sì, della chat, ma lì non scrivevo... giocavo, più o meno seriamente. Poi scrivevo lettere struggenti a innamorati insipienti. Molto meglio il blog, si :-)
    (parto, vado da quella che ormai è un po' la mia famiglia di Sermide :-)

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  23. Mir, sei sempre troppo carina, davvero;)
    Io invece mi accontenterei di leggere un libro in grado di illuminare almeno un poco il rapporto conflittuale che ho con la scrittura (non con quello che scrivo io, ci mancherebbe...ma sulla scrittura intesa nella sua "necessarietà")...
    Se qualcuno ha qualche testo da consigliarmi lo leggerò d'un fiato...

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  24. io non scrivevo diari, ogni tanto racconti, poesie, ma soprattutto raccontavo storie quasi vere alle amiche, e favole a voce, che mi piace sempre e comunque. Ah, sì, della chat, ma lì non scrivevo... giocavo, più o meno seriamente. Poi scrivevo lettere struggenti a innamorati insipienti. Molto meglio il blog, si :-)
    (parto, vado da quella che ormai è un po' la mia famiglia di Sermide :-)

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  25. Mir, sei sempre troppo carina, davvero;)
    Io invece mi accontenterei di leggere un libro in grado di illuminare almeno un poco il rapporto conflittuale che ho con la scrittura (non con quello che scrivo io, ci mancherebbe...ma sulla scrittura intesa nella sua "necessarietà")...
    Se qualcuno ha qualche testo da consigliarmi lo leggerò d'un fiato...

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  26. ..ma grazie Mir.. troppo buona!
    un sorriso
    veradafne
    ( che ne pensi di cosa ho postato questa sera?)

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  27. ..ma grazie Mir.. troppo buona!
    un sorriso
    veradafne
    ( che ne pensi di cosa ho postato questa sera?)

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  28. ..ma grazie Mir.. troppo buona!
    un sorriso
    veradafne
    ( che ne pensi di cosa ho postato questa sera?)

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  29. Scherzando ti ho risposto...lì.
    Seriamente ti rispondo che amo la scrittura da sempre nonostante una dislessia infantile, sarà che ciò che mi diventa difficile poi lo amo di più. Dove finivano le mie parole? Da prima carta e penna, poi macchina da scrivere ma sempre fogli, poi questo "virtuale" che però stampo tutto ciò che è mio...fogli bianchi cmq, sempre. Le parole scritte le trovo affascinanti, amo giocare con loro, mi piace plasmarle sotto le dita, dentro la mente. Amo anche dipingere e non trovo differenza tra scrittura e pittutra, bella o brutta che sia.
    Notte bella a te.
    Giovanni.

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  30. Scherzando ti ho risposto...lì.
    Seriamente ti rispondo che amo la scrittura da sempre nonostante una dislessia infantile, sarà che ciò che mi diventa difficile poi lo amo di più. Dove finivano le mie parole? Da prima carta e penna, poi macchina da scrivere ma sempre fogli, poi questo "virtuale" che però stampo tutto ciò che è mio...fogli bianchi cmq, sempre. Le parole scritte le trovo affascinanti, amo giocare con loro, mi piace plasmarle sotto le dita, dentro la mente. Amo anche dipingere e non trovo differenza tra scrittura e pittutra, bella o brutta che sia.
    Notte bella a te.
    Giovanni.

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  31. Scherzando ti ho risposto...lì.
    Seriamente ti rispondo che amo la scrittura da sempre nonostante una dislessia infantile, sarà che ciò che mi diventa difficile poi lo amo di più. Dove finivano le mie parole? Da prima carta e penna, poi macchina da scrivere ma sempre fogli, poi questo "virtuale" che però stampo tutto ciò che è mio...fogli bianchi cmq, sempre. Le parole scritte le trovo affascinanti, amo giocare con loro, mi piace plasmarle sotto le dita, dentro la mente. Amo anche dipingere e non trovo differenza tra scrittura e pittutra, bella o brutta che sia.
    Notte bella a te.
    Giovanni.

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  32. Buongiorno mir, io invece ho sempre scritto tutto quello che mi passava per la testa, pezzetti di carta sparsi dappertutto e lettere importanti per persone speciali, pensa mi è successo anche che alcune di queste persone mi facessero leggere in pubblico quello che avevo scritto per loro con la conseguenza che dovevamo chiamare la scottex! qui però lo trovo meglio, scrivere, leggere, confrontarmi con quello che sento leggento voi e con quello che sentite voi leggento me... una gran bella trovata. devo ricordarmi di ringrazieare chi mi ha consigliato di aprire un blog... intanto baci e saluti a tutti e buon we. stella.

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  33. dove l'ho messo Daisy? Era forse nella raccolta "le notti difficili"? Buzzati l'aveva detto così bene, che scrivere è una necessità per tutti, per chiunque, non solo per i bravi scrittori! E di scrivere qualcosa ogni giorno, non importa dove, se con una matita consumata o con la macchina da scrivere, non importa se poi indirizzare quelo scritto a qualcuno o solo a se stessi. Ma scrivere, scrivere.... scrivere.Sono cresciuta per alcuni anni leggendo Buzzati, attorno ai miei 20 anni, quell'esortazione mi si è appiccicata addosso perchè lui per me era seriamente un maestro. Gli volevo bene, per le cose che mi stava insegnando. Buzzati sarebbe entusiasta dell'invenzione dei blog. Scriverebbe il suo elzeviro ogni giorno come fa Salli.

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  34. Mirella cara, parlo per me. Le parole ruotavano dentro. Ogni tanto finivano su un foglio, ma pi spesso morivano d-inedia. E il pensiero fulminante, avvolgente e tagliente come rasoio, alla fine perdeva la forza. Ma, poi, per fortuna [ arrivato il blog e allora vai! Cos= adesso ho uno spazio dove qualcuno legge, magari si emoziona, magari no. Ma se si emoziona, le parole allora hanno senso e chiamano altre parole, altri pensieri, altre storie. In ogni caso credo che non ci sia una sola risposta, ma tante risposte. Un bacio, Spiratos, all-ancora in un porto

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  35. io ho sempre scritto, ma canzoni che sarebbero sempre state solo mie, perchè i miei pensieri li dentro erano celati, mascherati, confusi. adesso è come se fossero più ordinati, più chiari anche a me stesso.
    ti lascio un sorriso

    RispondiElimina
  36. io ho sempre scritto, ma canzoni che sarebbero sempre state solo mie, perchè i miei pensieri li dentro erano celati, mascherati, confusi. adesso è come se fossero più ordinati, più chiari anche a me stesso.
    ti lascio un sorriso

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  37. io ho sempre scritto, ma canzoni che sarebbero sempre state solo mie, perchè i miei pensieri li dentro erano celati, mascherati, confusi. adesso è come se fossero più ordinati, più chiari anche a me stesso.
    ti lascio un sorriso

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  38. Beh. Devo dire che ho sempre avuto e continuo ad avere molti posti dove infilare le parole.Dai quaderni agli amici,con cui sempre c'è uno scambio di tanti colori.Alle lettere; adoro scrivere lettere alle amiche-amici lontani e vicini.Il blog ha aggiunto uno spazio importante al mio desiderio di scambiare e in un periodo della vita in cui le mie molteplici attività si sono necessariamente ridotte.Mi ha fatto conoscere persone che via via hanno acquistato importanza di significato nel mio quotidiano.Ecco,per me il blog è certamente un arricchimento senza essere un riempimento o una sostituzione.Per questo mi è caro.

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  39. Ciao Mir.Ben tornata a valle. Proprio bella la foto del trenino.Rende magnificamente l'idea.Spero solo che Vera si sia assicurata la prestazione di un conduttore affidabile.

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  40. chat o pseudoforum...poi scrissi "bloggo ergo sum" e da li mi dissero
    :
    "ma perchè non ti apri un blog?"Continuo ad essere convinto di non saper scrivere ;-)


    Baci

    Ago

    RispondiElimina
  41. chat o pseudoforum...poi scrissi "bloggo ergo sum" e da li mi dissero
    :
    "ma perchè non ti apri un blog?"Continuo ad essere convinto di non saper scrivere ;-)


    Baci

    Ago

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  42. chat o pseudoforum...poi scrissi "bloggo ergo sum" e da li mi dissero
    :
    "ma perchè non ti apri un blog?"Continuo ad essere convinto di non saper scrivere ;-)


    Baci

    Ago

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  43. le mie parole trovavano e trovano posto in un quadernetto, sai quei piccoli taccuini, tipo le moleskine...ne ho sempre uno con me, per annotare un pensiero un'idea che poi resta lì o si trasforma...quando ho tempo trascrivo ogni cosa nei fogli di word.
    leggo sempre le tue parole da maria grazia e giovanni e fiordiloto...
    ciao e buona domenica
    Blue

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  44. le mie parole trovavano e trovano posto in un quadernetto, sai quei piccoli taccuini, tipo le moleskine...ne ho sempre uno con me, per annotare un pensiero un'idea che poi resta lì o si trasforma...quando ho tempo trascrivo ogni cosa nei fogli di word.
    leggo sempre le tue parole da maria grazia e giovanni e fiordiloto...
    ciao e buona domenica
    Blue

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  45. le mie parole trovavano e trovano posto in un quadernetto, sai quei piccoli taccuini, tipo le moleskine...ne ho sempre uno con me, per annotare un pensiero un'idea che poi resta lì o si trasforma...quando ho tempo trascrivo ogni cosa nei fogli di word.
    leggo sempre le tue parole da maria grazia e giovanni e fiordiloto...
    ciao e buona domenica
    Blue

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  46. Ho scoperto quanto importante sia il blog come momento catartico delle mie emozioni e dei miei stati d'animo; da ragazzo avevo un diario che conservo ancora, ma poi per anni, è stato il dialogo,con amici, ma anche con estranei che mi ha permesso di esternare la mia vita interiore, cercare di capirmi e sopportarmi, forse anche di smussare qualche asperità della mia personalità...una buona domenica a te!

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  47. La mia vita è cambiata da qualche anno a questa parte,ho scoperto il pc e quindi il blog,ho sempre pensato che esprimere i propri sentimenti sia coraggioso,l'ho sempre fatto con il dialogo e continuo a farlo,ma il blog ha un fascino speciale,scrivi ciò che senti in quel momento è immediato,è univoco.La forza delle parole dei blog ci accomuna e quindi ci rende forse meno vulnerabili permettendoci di accettare la quotidianetà e di stemperare le nostre ansie.
    Buona Domenica.
    Mytic

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  48. La mia vita è cambiata da qualche anno a questa parte,ho scoperto il pc e quindi il blog,ho sempre pensato che esprimere i propri sentimenti sia coraggioso,l'ho sempre fatto con il dialogo e continuo a farlo,ma il blog ha un fascino speciale,scrivi ciò che senti in quel momento è immediato,è univoco.La forza delle parole dei blog ci accomuna e quindi ci rende forse meno vulnerabili permettendoci di accettare la quotidianetà e di stemperare le nostre ansie.
    Buona Domenica.
    Mytic

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  49. La mia vita è cambiata da qualche anno a questa parte,ho scoperto il pc e quindi il blog,ho sempre pensato che esprimere i propri sentimenti sia coraggioso,l'ho sempre fatto con il dialogo e continuo a farlo,ma il blog ha un fascino speciale,scrivi ciò che senti in quel momento è immediato,è univoco.La forza delle parole dei blog ci accomuna e quindi ci rende forse meno vulnerabili permettendoci di accettare la quotidianetà e di stemperare le nostre ansie.
    Buona Domenica.
    Mytic

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  50. (quella citazione di Buzzati me l'avevi regalata tanti anni fa. È ancora conservata con cura in una scatola che conserva le cose preziose)

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  51. grazie grazie grazie.........potrei continuare. lentamente preparerò un blog per ringraziarvi così come ho inmente. Non oggi, anche se stavo per farlo. Non oggi perchè sono sconvolta dalle immagini di donne picchiate violentemente in piazza con ogni mezzo, donne trascinate a terra e prese a calci in faccia, donne colpevoli di una manifestazione pacifica non autorizzata. Paul Ginsborg, al corso di giornalismo, ci parlava di una ricerca fatta dutante il nazismo: un'analisi delle lettere dei giovani uomini al fronte permetteva una classificazione delle fantasie maschili dominanti. Esistono tre titpi di donna, per quei virili uomini :le donne da sposare, sottomesse al marito e dedite ai figli e alla casa; le donne bianche, ossia le infermiere crocerossine, e cose del genere, e infine le donne rosse, ossia le donne emancipate, quelle che studiano, che lottano per le parità, che vogliono una carriera ecc ecc ecc. Le donne rosse sono donne da violentare, annientare con ogni mezzo: sangue sangue sangue. Erano i giovani uomini di Hitler, a pensarla così. E' la polizia di Istanbul, che è cattiva. (.....)
    Io sono SICURA
    che una manifestazione altrettanto non autorizzata di ballerine sculettanti non sarebbe finita così. E' davvero così lontana, la Turchia, dagli animi di molti uomini?
    La fotografia sotto il post accompagnava qualche giorno fa un'altra terrificante notizia,questa:

    "A Foligno due ragazzi prendono con la forza una loro amica, la trascinano in un bagno pubblico e lì la violentano. Come se non bastasse, riprendono la scena dello stupro su un cellulare con videocamera e poi fanno girare fra gli amici queste immagini disgustose, inviando loro messaggi Mms. ( ZEUS News - www.zeusnews.it - 01-03-2005)"
    Certo, non si può mai generalizzare, gli americani non sono tutti gli americani; i poliziotti di Istanbul non sono tutti i poliziotti di Istanbul....

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  52. grazie grazie grazie.........potrei continuare. lentamente preparerò un blog per ringraziarvi così come ho inmente. Non oggi, anche se stavo per farlo. Non oggi perchè sono sconvolta dalle immagini di donne picchiate violentemente in piazza con ogni mezzo, donne trascinate a terra e prese a calci in faccia, donne colpevoli di una manifestazione pacifica non autorizzata. Paul Ginsborg, al corso di giornalismo, ci parlava di una ricerca fatta dutante il nazismo: un'analisi delle lettere dei giovani uomini al fronte permetteva una classificazione delle fantasie maschili dominanti. Esistono tre titpi di donna, per quei virili uomini :le donne da sposare, sottomesse al marito e dedite ai figli e alla casa; le donne bianche, ossia le infermiere crocerossine, e cose del genere, e infine le donne rosse, ossia le donne emancipate, quelle che studiano, che lottano per le parità, che vogliono una carriera ecc ecc ecc. Le donne rosse sono donne da violentare, annientare con ogni mezzo: sangue sangue sangue. Erano i giovani uomini di Hitler, a pensarla così. E' la polizia di Istanbul, che è cattiva. (.....)
    Io sono SICURA
    che una manifestazione altrettanto non autorizzata di ballerine sculettanti non sarebbe finita così. E' davvero così lontana, la Turchia, dagli animi di molti uomini?
    La fotografia sotto il post accompagnava qualche giorno fa un'altra terrificante notizia,questa:

    "A Foligno due ragazzi prendono con la forza una loro amica, la trascinano in un bagno pubblico e lì la violentano. Come se non bastasse, riprendono la scena dello stupro su un cellulare con videocamera e poi fanno girare fra gli amici queste immagini disgustose, inviando loro messaggi Mms. ( ZEUS News - www.zeusnews.it - 01-03-2005)"
    Certo, non si può mai generalizzare, gli americani non sono tutti gli americani; i poliziotti di Istanbul non sono tutti i poliziotti di Istanbul....

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  53. grazie grazie grazie.........potrei continuare. lentamente preparerò un blog per ringraziarvi così come ho inmente. Non oggi, anche se stavo per farlo. Non oggi perchè sono sconvolta dalle immagini di donne picchiate violentemente in piazza con ogni mezzo, donne trascinate a terra e prese a calci in faccia, donne colpevoli di una manifestazione pacifica non autorizzata. Paul Ginsborg, al corso di giornalismo, ci parlava di una ricerca fatta dutante il nazismo: un'analisi delle lettere dei giovani uomini al fronte permetteva una classificazione delle fantasie maschili dominanti. Esistono tre titpi di donna, per quei virili uomini :le donne da sposare, sottomesse al marito e dedite ai figli e alla casa; le donne bianche, ossia le infermiere crocerossine, e cose del genere, e infine le donne rosse, ossia le donne emancipate, quelle che studiano, che lottano per le parità, che vogliono una carriera ecc ecc ecc. Le donne rosse sono donne da violentare, annientare con ogni mezzo: sangue sangue sangue. Erano i giovani uomini di Hitler, a pensarla così. E' la polizia di Istanbul, che è cattiva. (.....)
    Io sono SICURA
    che una manifestazione altrettanto non autorizzata di ballerine sculettanti non sarebbe finita così. E' davvero così lontana, la Turchia, dagli animi di molti uomini?
    La fotografia sotto il post accompagnava qualche giorno fa un'altra terrificante notizia,questa:

    "A Foligno due ragazzi prendono con la forza una loro amica, la trascinano in un bagno pubblico e lì la violentano. Come se non bastasse, riprendono la scena dello stupro su un cellulare con videocamera e poi fanno girare fra gli amici queste immagini disgustose, inviando loro messaggi Mms. ( ZEUS News - www.zeusnews.it - 01-03-2005)"
    Certo, non si può mai generalizzare, gli americani non sono tutti gli americani; i poliziotti di Istanbul non sono tutti i poliziotti di Istanbul....

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  54. I miei erano su blocchi dalle copertine blu, poi su fogli A 4 che gonfiavano agende con troppe poche pagine per la mia prolissità. Poi, credo, siano finite nella memoria del mio PC. Adesso fanno brevi apparizioni e poi scorrono verso il basso, come saracinesche tirae giù a sera. (Ma magari non lo leggerai mai questo commento: in genere i blogger si fermano a leggere solo i commenti dell'ultimo post (quello che ha ancora la saracinesca alzata e fa mostra di sé sullo schermo). Però ti abbraccio. Così se trovi il commento hai anche un abbraccio premio (il premio è per me, amica cara. Lo so che passi e non commenti. Sento profumo di cioccolata).

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