domenica 26 novembre 2006

Furio Colombo, che ho già citato qui,  mette in guardia tutto il giornalismo e tutti i giornalisti ( e i fruitori dei media): attenzione, dice lui , la linea di demarcazione fra giornalismo e pubblicità, fra notizia e propaganda  è scomparsa.


Riporto qui sotto una notizia apparentemente banale e leggera che leggo sulla pagina principale di Yahoo It ( che è la pagina d'accesso alle mie mail): una NOTIZIA ANSA!


Ma non vien voglia di chiedersi  chi gliel'abbia mai fornita, all' ANSA, questa informazione?


Voilà, sono pronta ad accogliere altre eventuali richieste di rettifica, signori avvocati del settimanale da mai più nominare, che non si sa mai forse lavorate anche per l'ANSA  o per la Martini&Rossi, o per la casa distributrice del film in questione o la cat ena di supermercati Tesco :-))



L'immagine di due post fa funziona anche qui ....


Cinema: con nuovo film Bond vendite vermut secco alle stelle



(ANSA) - LONDRA, 24 NOV - L'uscita nelle sale di 'Casino Royale', l'ultimo film della saga James Bond, fa volare in Gran Bretagna le vendite del vermut bianco secco. E' questo infatti l'ingrediente base di quel 'Martini Cocktail' amatissimo dall'agente segreto di Sua Maesta'. La catena di supermercati 'Tesco' ha registrato un aumento record del 65% nelle vendite del liquore, prodotto soprattutto da "Martini e Rossi", a partire proprio dal 16 novembre, giorno di uscita della pellicola nel Regno Unito.

12 commenti:

  1. ..dimenticavo: e in cambio di cosa gli sceneggiatori del film hanno fatto in modo che James Bond ami così tanto il Martini bianco secco ? Ma quanto sono diventata sospettosaaaa...:-)

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  2. La vicenda de "Il Giornale" su Livia Turco la dice lunga su un certo modo di fare giornalismo! Ardovig

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  3. e poi ci stupiamo se la "nuova piaga" della nostra gioventù è l'alcol?

    troppi interessi ad alti livelli impediscono seri provvedimenti, ed ogni occasione è buona per fare pubblicità e... tendenza

    c.

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  4. Hai ragione, Mirella. mi chiedo dove sia finità l'onestà intellettuale...
    mah...
    un saluto grande
    z.

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  5. (che bello, in contemporanea senza saperlo :)...)

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  6. quello che preoccupa, oltre al fatto evidente che le finalità di molto giornalismo hanno preso una piega quasi esclusivamente economica - di qui il pensoso effetto "cortigiano" quando va bene, se non "mafioso" di molto giornalismo televisivo - è la perdita di "oggettività" che produce e cui, secondo me, mira; l'onestà intellettuale non è tanto un valore morale (lo è anche..soggettivamente ) ma soprattutto è uno strumento importante per garantire "oggettività" a ciò che si scrive, si comunica, si diffonde; è congruenza o come dicevano gli antichi è "con-venienza", parola dal chiaro riferimento pluralistico e collettivo; mi pare che questo sia il guaio più serio perché oltre ad indurre comportamenti di mero consumo etc. questo genere di giornalismo attenta al senso della realtà delle persone, entrando nei processi di apprendimento con evidenti effetti distorsivi. Non so quanta gente vedete voi confondere l'oggettività delle cose con se stessi, le proprie interpretazioni, proiezioni etc, io molti, sempre di più...mi scuso per la lungaggine del commentograzie Mir, un abbraccio a te :))

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  7. ..."penoso" non pensoso (correzione)

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  8. purtroppo leggo solo ora il tuo commento. era una buona idea parlare delle nuove Lettere ai genitori. Non ricordo nemmeno se ti ho mandato quelle nuove.

    Grazie mille in ogni caso e a presto

    c.

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  9. IMHO, è il solito miracolo dell'ufficio stampa (ipotizzo sia quello di Martini & Rossi) che ha "venduto bene" all'ANSA una pseudo notizia dandogli un taglio attualità/costume e infarcendola di cifre +/- verosimili (l'impennata delle vendite nella catena Tesco).
    Non è che il gioco funzioni sempre: comunicati stampa di questo tipo vengono inviati a centinaia ogni giorno verso l'ANSA e verso tutte le redazioni. Alcune testate (non faccio nomi) sono più "abbordabili", altre ti rimbalzano, ma un'occhio ad ANSA, AGI, Reuters & C. lo danno tutte, sempre.
    Certo, il confine tra commerciale e informazione a volte è veramente impalpabile; purtroppo non è una notizia.

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  10. Il potere mass-mediatico è definito giustamente "quarto potere", usi ed abusi connessi. Basta avere nella società una posizione (per esempio in politica) dalla quale si possono avere informazioni di prima mano, per rendersi conto delle distorsioni che possono aver luogo a livello di media. Ora, dal mio piccolo, quando sento una notizia, una delle prime cose che mi chiedo è: "Perché è stata data QUELLA notizia, e non un'altra, magari più grave, magari più significativa circa le sorti dell'umanità? ". Un saluto pensieroso. Eli

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