Il termometro dice 93.8, ma potrebbe esseci un errore.....credo....
Salutino un po' pallido.
Il termometro dice 93.8, ma potrebbe esseci un errore.....credo....
Salutino un po' pallido.
:-)) questo non è un sorriso, questa è una risata ! Penso alle frittelle del tifoso milanista, tre frittelle prima della partita e tre frittelle dopo la partita, e mica per fame, solo per scaramanzia ....lo dirò a mio figlio, milanista pure lui, e con il complesso d'esser magro;) E penso a come diventerà graziosa con ilvostro aiuto la mercdes del dottore ex coniuge:-)))))) Ho da ridere per tutta la giornata,
ma forse non basta :-))))))))))))))))))))))))
Un amico, di nome Lorenzo P... mi ha inviato un editoriale, dedicato ai suoi collaboratori che operano in una struttura per tossicodipendenti.
Labirinti e dedali
C'è una differenza sostanziale tra l'affrontare un labirinto e inoltrarsi in un dedalo, una differenza che forse il tempo e la decadenza del linguaggio che associa sempre più termini vagamente simili fino a far scomparire quello meno in uso, ha contribuito a cancellare. E una differenza c'è eccome, una diversità che li separa come il fossato di un castello medievale. Partiamo dal dedalo. Vetusto percorso nel palazzo di Crosso dove risiedeva l'antico Minotauro, essere mostruoso col corpo umano e con la testa di toro. Un animale lontano ma allo stesso tempo prossimo al genere umano, così mirabilmente rappresentato, preda della sua stessa immagine riprodotta da impudici specchi dal racconto di Dürrenmatt. Il dedalo ha una caratteristica: l'entrata è conosciuta e certa mentre l'uscita no. Ci si può perdere, si può restare lì dentro imprigionati per anni, si può morire soffocati dall'angoscia di un disorientamento eterno, di non trovare più l'uscita ma neppure l'entrata che alla fine, per chi non riesce ad arrivare alla meta, rappresenta pur sempre una interessante possibilità di uscita. Il labirinto invece, nobile percorso all'interno di cattedrali, inquieto tragitto graffito da mani preistoriche camune, seppur di difficile percorrenza, di articolata comprensione, porta sempre all'uscita. Nel labirinto si sa che si uscirà: basta percorrerlo tutto, senza scoraggiarsi, anche quando il percorrerlo sembra portare lontani dal centro: e qui sta la sua difficoltà. Per arrivare a volte è necessario allontanarsi dalla meta, piegarsi ed accettare le sinuose curve delle sue strade che ci fanno intravedere il centro per poi portarci molto distanti da esso.
(...)Lorenzo
Io sono capace di impensabile coraggio, ma nulla mi potrebbe atterrire peggio di un labirinto reale (oh, eccome li conosco!) Quelli metaforici, per contro, sono le mie adorate grandi sfide. Strane contraddizioni ci posseggono, a volte.
(il post qui sotto vi parla di Villasimius, perchè io sto già aspettando l'estate, se guardate con la lente vedete il mio piccolo bungalow nel camping spiaggia del riso)
L'altro giorno ho letto tanti post di seguito nell'archivio di un'amica blogger. giù giù fin verso i suoi primissimi scritti. tutti magnifici. Piccoli racconti letterari, sovente autobiografici. E mai, mai , mai un commento in fondo ai suoi post. nessuno s'era accorto di quel blog (ma nemmeno ora, tranne qualche rarissima eccezione recente )... Secondo me lei si allena, fino a quando uscirà allo scoperto e pubblicherà tutto e andrà da Costanzo con il suo successo sottobraccio. vedrete se non ho ragione.
E invece, sul serio, perchè lo fa? (la mia amica Melusina mi direbbe "non usare la parola "perché"; usa "come mai?") Come mai, Pollyanna?
Dal mio amico Gino ricevo:
Probabilmente ne siete già a conoscenza: su Internet è partita un'autentica campagna denigratoria a carico delle due Simona (Pari e Torretta) rapite in Iraq e poi, fortunatamente, liberate. Non faccio commenti (ho uno stomaco troppo sensibile) e lascio l'incombenza al solito superdocumentato Paolo Attivissimo. Questo è il suo link:
http://www.attivissimo.net/antibufala/2simone/strapagate.htm
Il testo - con un sacco di link utili - è bello corposo, ma vale davvero la pena di leggerlo tutto.
Salutoni e continuiamo a resistere! resistere! resistere!
Lo smarrimento è durato un paio d'ore, stamattina, poi ho deciso. Fra le due possibilità la prescelta è quella con più incognite, la sicurezza ridotta ad un filo (io che sono svizzera...), ma è là che voglio andare. Mi impoverirò parecchio, ma sto già di nuovo sorridendo.Se avessi preso l'altra strada mi sentirei meno leggera. Duende, eccolo il duende.Chiedere a Daisy ;)
A proposito che bello questo ritorno annunciato, cara Daisy
HELP !si apre una finestra al centro dello schermo che annuncia: "your system infected". mi si propone una pagina intera di incomprensibili opzioni per curare l'infezione. (questa: http://www.searchmeup.com/search.php?aid=1029&q=spyware)
ma io ora cheddebbo fa'?
ringrazio tutti i buoni che correranno in soccorso. Alberto dove sei finito?!