giovedì 2 febbraio 2006

Sapersi salutare, quando si parte, quando il viaggio percorso insieme è finito. Non è da tutti, saper salutare. Qualcuno il saluto d'addio lo evita proprio, (ma non sarà ,anche, perchè la parola addio fa pensare agli eroi tragici del romanticismo?) sono quelli che  lasciano il vuoto improvviso, angosciante. Ad altri vien meglio  la tattica del lasciar intendere che ci si vedrà ancora, e non dicono quando, e non si fanno più vivi,  ma come distrattamente.  Io, sarà perchè chi è stato abbandonato a due anni da una madre non fa altro che cercare il saluto mancato nel buio di uno spazio dei ricordi inafferrabile , io se posso  scelgo di salutare con le parole e con gli sguardi . Conosco donne ( e mi sembra anche uomini) che avrebbero sofferto diversamente una separazione, se ci fossero state le parole lunghe,  condivise, per  comunicarla. Un cambiamento che passi da una vera separazione (dalla persona o soltanto dal sentimento che aveva rappresentato) richiede  forza, il giusto tempo, centratura, palle anche, e molto, molto cuore.


 

15 commenti:

  1. ...chissà in quanti occhi avrai cercato il sorriso di tua mamma:-)ma scommetto che è come il tuo!
    anch'io saluto con il sorriso...a parole sono meno capace, mi emoziono:-)
    un sorriso doppio questa sera
    veradafne

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  2. Pillole di saggezza!

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  3. Si vero occorre, tempo, forza, centratura, palle; però non tanto cuore.
    Sicuramente una lucida determinazione.
    Giovanni

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  4. Buongiorno Mirella..mi associo a te per tutto..anche per il tanto tanto cuore. Maria Grazia.

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  5. Dimenticavo: un sorriso doppio (oggi è così, lo dice anche Veraaa) e buongiorno a voi, cari amici.

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  6. a volte penso che la vita sia tutta una ricerca di qualcosa che non abbiamo ricevuto o perso o che ci è stato negato. non solo la mia di vita. conoscendo le persone un po' più da vicino ti accorgi che anche gli altri cercano.

    i saluti? non so. a volte faccio fatica anch'io a salutare, a congedarmi. quante volte l'ho fatto? di fronte a un treno che partiva, a qualcuno che se ne andava, e quanti saluti mi sono stati negati? tanti. saluti che sarebbero stati spiegazioni per distacchi che così si trasformavano in abbandoni.

    grazie Mir per questa riflessione sui saluti. È proprio bella e vale qualche pensiero in più.

    c.

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  7. Bella riflessione, grazie Mir. Spesso ci si pensa troppo tardi e si rimane soli con un "avrei voluto". Ardovig

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  8. bellissimo. e molto vero. ciao, un bacio, mina

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  9. ( O.T:...ma Mirrrr :-)))))
    un saluto sulla porta...

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  10. Con il cuore sulla porta, aspettando comprensione?
    Ma no, no occorre una lucida determinazione, passi veloci e svelti e senza neanche voltarsi, un "click" deciso e premuto con forza... e via verso la realtà della vita!
    Giovanni

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  11. O.T:..Giovanni..credo tu abbia ragione, ma dopo aver ben salutato e chiarito, poi a passi veloci e senza girarsi...( ma spero che di questi saluti se ne facciano davvero pochi nella vita..bisogna pensarci bene, perchè non si torna sui propri passi)
    un sorriso
    veradafne

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  12. si, era davvero un momento di nostalgia, per un bambino che dovrebbe fare parte della nostra famiglia ma, in effetti, non lo è ancora. però noi speriamo! ciao e grazie di essere passata, torna quando vuoi :-) mina

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  13. aggiungerei "con cortesia".
    sapete, si può salutarsi con cortesia. che in fondo l'altro non sa cosa farsene né della lucida determinazione, né del cuore, se si tratta di una separazione voluta solo da una parte.
    Ma la cortesia rimane nel ricordo, e distingue le persone che sanno portare rispetto dalle altre.
    :-)

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  14. Bello,Mel, con cortesia , (ma c'è la parola cuore anche laddentro, mi sembra)

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