mercoledì 16 gennaio 2008

POST SEMISERIO SU : MA IO CHI SONO?


 


Ti prego amico mio non me la fare questa domanda. Oppure fammela quando sono distratta, così che io possa risponderti senza pensarci.



Perché il mio “chi sono” è sempre strettamente legato a chi mi sta attorno. E non è  un “sono come tu mi vuoi”, no, sono per il mondo esterno quello che lo specchio di me riflette, e se non è lo specchio è il tuo sguardo, sono le risposte che mi dai, sono le parole mie che in te (e in loro, i figli, gli amici, i colleghi al lavoro, gli estranei) rimbalzano e tornano indietro talvolta gratificandomi, altre volte lasciandomi di stucco ( ma come? allora non  hai proprio capito nulla di me!)  E sono tutto quello che vive dentro di me,  una vastitudine armoniosamente scomposta e così in contraddizione che dirlo è ..un po’ complicato. L'armonia- credo- mi appartiene. Ma nemmeno sempre, tant'è vero che mi capita di finire contro gli spigoli senza averli visti per tempo :-) (questione zodiacale, credo)


Sono quello che vorrei essere? Nemmeno, anche perché veramente ogni tanto ci provo, ma solo per sorriderne. Come quando mi metto nel ruolo di “Oui, je suis Catherine Deneuve”, e allungo il passo slanciatissimo davanti a me, nel solco del mio felice destino.


Sono una donna “non classificabile”, dico al mio compagno d’ufficio Giacomo, sebbene lui ci provi a catalogarmi in termini (per lui) terrificanti, quali femminista, mantide religiosa (uh, attento!!) o donna dalle pretese troppo, troppo, ma troppo alte. E qui già sfioriamo un ambito delicato, perché è quello amoroso. Sì, pretendo molto da un uomo e pretendo molto da una relazione. Così tanto che sono sola. Donna-senza-un -compagno. Come vi suona? A me sembra che socialmente quel SENZA sia sempre bene in evidenza. Ma il sogno è un’altra cosa e allora io ogni tanto litigo un po’ con gli uomini (come faccio con Giacomo, come faccio con te) per dirgli infine smettetela d’essere degli irresponsabili, ragazzi. Ma niente, dev’essere che gli (vi) viene meglio così. E quelle che non ammettono compromessi come me..se ne stiano in disparte. Ma non  dall’amicizia, oh meno male.AMICIZIA, scriviamola con le lettere tutte grandi, e teniamo pure conto della verità ricordata qualche giorno fa da Adriano Sofri durante il programma di Fazio, citando non so più chi: "non ci si può dedicare a più di 3-4 persone (a parte i figli, che potrebbero essere 20, n.d.r) nella vita. " Di più non ci è umanamente possibile, non c’è spazio nel cuore e nel fare. Ecco se le vostre compagne rientrassero in questo elenco, cari uomini, sarebbe perfetto J


Che altro dire di me? Che sono sempre come sull’orlo di una cosa bella che sta per capitarmi, e di questo ringrazio il Cielo. A cui non rinfaccio nulla, nemmeno le saltuarie distrazioni. A me stessa chiedo concentrazione, quel tanto che basta per non più piangere lacrime assolutamente evitabili. Me lo devo.


foto:


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19 commenti:

  1. Sei inclassificabile, è vero.
    Ma non ti faccio complimenti in pubblico...
    P.S. Sofri parlava di 3-400 (in tutta la vita) per fortuna...

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  2. :-) :-) :-) :-) (vado in progressione geometrica)

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  3. eheheh e io che già mi sentivo un po' esagerata con i miei 10 :-)

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  4. hai ragione molto di ciò che siamo dipende anche da chi ci circonda e da come ci fa sentire
    Maluna

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  5. Non sapevo bene se fare o no questo commento, ma vabbè, mi butto.
    Dunque, i commenti ai tuoi post di parecchi ometti avevane per me un sentore più o meno vagamente misogino. Ora tu dici di essere molto esigente con gli uomini/compagni. La mia conclusione è questa: GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONO. n :-) Eli

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  6. Signori sappiate io adoro questa mia cugggina Eli :-)

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  7. ...certo che...hai amici che ti spronano...e il risultato anche se "semiserio" è buono.
    Dovresti scrivere più spesso di te...seriamente.
    Ciao.
    Mario

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  8. Miri, non farmi questi complimenti, sennò arrossisco... Eli

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  9. Signor Mario, mi dica un po' lei: come fa un blog ad essere serio se poi c'è il signor Splinder che si piglia tutti i diritti d'autore? Eli

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  10. Signora Eli,
    la serietà è nella persona.
    I diritti d'autore sono un'altra cosa.
    Altrimenti "cadrebbe" l'utilità e la "funzionalità" dei blog.
    Siamo una "società politica" poco seria, lasciamo che almeno lo " spazio libero" resti tale, poi dell'uso ognuno è libero, appunto.

    Mario

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  11. io direi tutto in una parola...
    ...sei stupenda.


    spero ti ricordi di me.

    bacio

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  12. Un post (bellissimo)che meriterebbe un commento articolato..meditato..

    figurarsi..io corro sempre quando scrivo commenti :DDD

    però..vediamo, l'impressione che fossi una persona squisita di grande sensibilità..e generosità ma per questo anche intransigente nei rapporti l'avevo già avuta leggiucchiando qua ogni tanto..
    questo post non fa che confermarlo.
    Che aggiungere allora?
    Niente penso che un abbraccio sia meglio ;)

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  13. Grazie! non pensavo "ora scrivo un bel post", pensavo piuttosto ma che cavolo mi è venuto in mente di dire sì a quest'amico :-))..)

    (Eli tratta bene Mario eh!)

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  14. Miri, tu mi conosci troppo(!!!): ci stavo appunto pensando... Eli

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  15. Sai volevo parlare degli 'omini che vogliono dare delle lezioni alle femminucce...cose del genere...per esempio...così, tanto per dire,...esagero? Eli

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