sabato 22 maggio 2004

Vorrei organizzare due giornate sul tema "il lavoro come valore da salvaguardare" (e non solo come contratto e salario) Qualcuno - il potere economico, la globalizzazione, uno schieramento incredibile di manager incapaci - sta demolendo in grande stile e in ogni campo il piacere di lavorare, sta cinicamente demotivando chi lo ama, il proprio mestiere. Piccoli e medi e grandi capi –superpagati, supervezzeggiati  dal potere politico - che stanno sottoponendo i loro subalterni ( usano ancora questo termine, mica gli piace la paola “colleghi”) , ad uno stress crescente da iperlavoro, dentro uffici inquinati d’invidia e qualunquismo becero e ruffiano. Ma chi lo può fermare, questo demone,se non una forza compatta di solidarietà fra lavoratori di tutti i settori nelle  piazze ? Contiamoci: almeno numericamente la forza sta dalla parte di chi sta subendo. Vi assicuro che io non sento altro, da qualche mese a questa parte: storie di persone demotivate, al limite della sopportazione. Qualcuno sta davvero già cedendo. Che cosa mi  dite: i lavoratori scenderebbero in piazza, dimenticando le questioni  sindacali storiche, per introdurre una lotta nuova e urgente, quella per il mantenimento di una dignitosa  bellezza del lavoro? 

28 commenti:

  1. A chi, come me svolge una professione ancora relativamente indipendente, fa rabbia scoprire una volta di più, le vessazioni cui è sottoposto quotidianamente chi ha un lavoro " subordinato"...facciamo che il tuo grido non cada nel vuoto.

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  2. non credo che possa cadere nel vuoto, troppe persone in gamba meritano che le si lasci lavorare.Quando ci porterai un'altra torta?

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  3. Hai quasi centrato completamente il problema che ti dicevo l'ultima volta.
    Sofferenza!!
    Cercherò da Feltrinelli ciò che mi consigli.
    A presto
    Ciao

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  4. Hai quasi centrato completamente il problema che ti dicevo l'ultima volta.
    Sofferenza!!
    Cercherò da Feltrinelli ciò che mi consigli.
    A presto
    Ciao

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  5. Se vuoi uno spazio importante potrei dartelo, oppure che ne dici se facciamo un quattro mani firmate su un quindicinale d'opinione per gridare a tutti di finirla?
    Ciao a presto

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  6. Se vuoi uno spazio importante potrei dartelo, oppure che ne dici se facciamo un quattro mani firmate su un quindicinale d'opinione per gridare a tutti di finirla?
    Ciao a presto

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  7. conosco mel e sono amica di elena. ero con lei al forum. bella la tua idea. io sul lavoro vivo proprio questi problemi! ci terrai informati. ciao, magari a presto. c.

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  8. allora non si molla proprio. affaire à suivre....

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  9. è anche bello questo velo di mistero..., buona serata! c.

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  10. Pensavo anch'io al giornale d'opinione. Anzi, ho deciso, magari faccio qui dentro le prove del testo, finchè non ne esca un bel prodotto da inviare allo spazio per i lettori. Inviatemi pure anche semplici frasi da aggiungere, entro venerdì prossimo voglio aver spedito .

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  11. se proprio non resisti, puoi chiedere a mel. o a elena quando le senti. magari qualche volta io e elena veniamo a trovarti... anche perché io sono molto curiosa di sentire i tuoi pensieri sul forum e sui ragazzi. ciao! c.

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  12. che bella idea, sì!!! venite a trovarmi, meglio il pomeriggio, di solito. Vi aspetto davvero.

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  13. :-) bella idea, vedrò di farla girare :-) Deli

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  14. E' molto bello e assolutamente condivisibile quello che scrivi...Aggiungo una cosa, forse non del tutto paradossale nè provocatoria. Il diritto a una dignitosa BELLEZZA del lavoro andrebbe davvero promosso a rango costituzionale per acquisire valore e significato non derogabile in nessun caso, come un vero e proprio diritto inalienabile dell'uomo.
    Il dettato costituzionale fa riferimento, è vero, alla esistenza "libera e dignitosa" come diritto del lavoratore, ma il termine BELLEZZA, che innalzerebbe qualitativamente di molto il valore del disposto costituzionale, non è impiegato :)
    Ciao e a presto.
    Daisy

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  15. E' molto bello e assolutamente condivisibile quello che scrivi...Aggiungo una cosa, forse non del tutto paradossale nè provocatoria. Il diritto a una dignitosa BELLEZZA del lavoro andrebbe davvero promosso a rango costituzionale per acquisire valore e significato non derogabile in nessun caso, come un vero e proprio diritto inalienabile dell'uomo.
    Il dettato costituzionale fa riferimento, è vero, alla esistenza "libera e dignitosa" come diritto del lavoratore, ma il termine BELLEZZA, che innalzerebbe qualitativamente di molto il valore del disposto costituzionale, non è impiegato :)
    Ciao e a presto.
    Daisy

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  16. Non ho trovato nulla di nuovo e allora approfitto per darti la buonanotte

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  17. In questi casi ascolto i Branderburghesi...un pò di sollievo lo danno, ma sai...
    E' che hai centrato proprio il problema: il 99% del mio star male dipende dal lavoro.
    Fammi sapere che ne pensi del libro e se mi dai la tua mail (se vuoi) ti scrivo il mio indirizzo
    Grazie comunque

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  18. In questi casi ascolto i Branderburghesi...un pò di sollievo lo danno, ma sai...
    E' che hai centrato proprio il problema: il 99% del mio star male dipende dal lavoro.
    Fammi sapere che ne pensi del libro e se mi dai la tua mail (se vuoi) ti scrivo il mio indirizzo
    Grazie comunque

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  19. Hai mai letto "Il diritto all'ozio", libretto scritto da PAUL LAFARGUE (1842-1911), genero picchiatellodi KARL MARX ?

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  20. qui in terra di utopia quelli che vengono da sofia si trovano un po'spaesati. ma un appello alla bellezza è comunque irresistibile (Elf).

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  21. Cara Mirella, come vedi ti frequentiamo spesso... anzi ho notato da qualche commento che ti hanno sentito per radio e visto in TV: ci puoi dare qualche altra indicazione?
    Cmq seguo questa discussione con interesse particolare: avendo studiato e superato gli esami di Dir. del Lavoro e Dir. Sindacale, sono curioso di vedere questo riferimento ad un aspetto del lavoro poco specificato dal diritto, ma secondo me riconprensibile in parte nella previsione di un lavoro dignitoso!
    Ovvio che qui si stia andando oltre... anche perchè il problema di fondo è una realtà poco conosciuta dalla legge, ma che sta rilevando tutta la sua pericolosità sociale: il mobbing
    Continua così
    Alberto

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  22. Cara Mirella, come vedi ti frequentiamo spesso... anzi ho notato da qualche commento che ti hanno sentito per radio e visto in TV: ci puoi dare qualche altra indicazione?
    Cmq seguo questa discussione con interesse particolare: avendo studiato e superato gli esami di Dir. del Lavoro e Dir. Sindacale, sono curioso di vedere questo riferimento ad un aspetto del lavoro poco specificato dal diritto, ma secondo me riconprensibile in parte nella previsione di un lavoro dignitoso!
    Ovvio che qui si stia andando oltre... anche perchè il problema di fondo è una realtà poco conosciuta dalla legge, ma che sta rilevando tutta la sua pericolosità sociale: il mobbing
    Continua così
    Alberto

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  23. Guardiamoci prima in casa e nel cortile.. poi la rivoluzione "fuori" verrà da se.. invece, purtroppo D. Arcand Docet con il suo ironico declino..

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  24. Guardiamoci prima in casa e nel cortile.. poi la rivoluzione "fuori" verrà da se.. invece, purtroppo D. Arcand Docet con il suo ironico declino..

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  25. Attualmente parlare di bellezza del lavoro mi sembra un lusso... io proporrei piuttosto di elaborare un "manuale di sopravvivenza ad uso dei lavoratori maltrattati"... Eli

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  26. Eli, l'ultimo commento: credo che tu abbia ragione. Faremo il manuale. Grazie.

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